Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Pompeii Theatrum Mundi Seconda edizione con Wilson
Presentato il ciclo estivo di spettacoli classici dello Stabile partenopeo diretto da Luca De Fusco Si svolgeranno nella cavea grande degli Scavi. Fra i protagonisti il regista americano
Sarà la prima mondiale dell’«Oedipus» di Robert Wilson (dal 5 al 7 luglio) il fiore all’occhiello della seconda edizione di Pompeii Theatrum Mundi che si svolgerà la prossima estate. «Un allestimento - ha spiegato il direttore della rassegna Luca De Fusco ieri al Mibact - in cui sarà fondamentale l’uso delle luci e che dividerà in quattro il ruolo del protagonista. E uno degli Edipo sarà un esperto attore napoletano che non possiamo ancora annunciare ufficialmente». Anche se tutto lascia intendere che sarà Mariano Rigillo, interprete sapiente e navigato, peraltro legatissimo allo Stabile partenopeo.
Anche quest’anno il Teatro Nazionale di Napoli vivrà la sua stagione estiva nella cavea grande di Pompei, grazie a un progetto quadriennale avviato lo scorso anno con risultati positivi. «La presenza nel 2016 di ben 12.500 spettatori di cui il 20% giovani – ha sottolineato il ministro Dario Franceschini – ci spinge a muoverci in questa direzione, provando a restituire all’originaria funzione i tanti teatri antichi di pietra presenti in Italia, mettendoli in relazione con gli stabili dei rispettivi territori. D’altra parte Pompei, come confermato dall’interesse di tanti colleghi stranieri, rappresenta l’immagine dell’Italia nel mondo e anche su questo argomento può essere un esempio da seguire».
Il cartellone comprende anche la «Salomè» di Wilde diretta da Luca De Fusco (dal 21 al 23 giugno), la «Medea in varietà» (dal 12 al 14 luglio) dei coreografi Emio Greco e Pieter C. Scholten e l’«Eracle» di Euripide (dal 19 al 21 luglio) diretto da Emma Dante.
«È il risultato – ha sottolineato il direttore del Parco Archeologico pompeiano Massimo Osanna – di un rinnovamento che riguarda la fruizione degli scavi, ma anche la capacità di far parlare il mito antico in forme contemporanee». «Certo, l’anno che si chiude è stato difficile per noi – ha aggiunto il presidente del cda dello Stabile, Patroni Griffi – ma con lo sforzo di tutti siamo riusciti a rilanciarci e puntare sul rapporto tra forte identità e vocazione globale, tipico della nostra cultura». In che modo? «Ringraziando sempre i nostri soci per il sostegno (la Regione su tutti) – spiega De Fusco -, ma anche costruendo scambi e coproduzioni che raddoppiano le nostre disponibilità. Questa rassegna per esempio ci costa 500.000 euro, ma altrettanti ci verranno anche dalla sinergia con l’Olimpico di Vicenza per Wilson (e forse in futuro per Greenaway) e dalla rete con lo Stabile di Genova e il Festival di Dodoni in Grecia, dove porteremo la “Salomè”. Tutti anche in stagione al Mercadante». La parola d’ordine è quindi ottimizzazione, anche perché il 30 gennaio occorrerà rifare la domanda per restare Teatro Nazionale. Con 9 milioni di investimenti all’anno.
Le scelte Uno degli Edipo sarà un attore napoletano. Tutto lascia intendere che si tratti di Mariano Rigillo, interprete esperto e sapiente Il ministro Franceschini «La manifestazione pompeiana è un esempio della restituzione all’originaria funzione di tanti teatri antichi di pietra presenti in Italia»