Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Coreografo Elettronico
di indagare la diversità) e Graziano Graziani (per un toccante lavoro su Roberto Castello), la cubana Laura Aguero con immagini di forte impatto scenico interamente girate in uno spazio industriale abbandonato. Immaginifico e tecnologico il video di Philippe Decouflé, applauditissimo canto malinconico in un’opera burlesca grazie alla sfasatura tra parole e movimento. Di Iker Gómez, fondatore di Digital Video Dance Art è stata apprezzata la tecnica di editing di Stop Motion, con un elaborato lavoro a livello di movimento coreografico. Ad Emma Cianchi un premio speciale, fortemente voluto da Valente: il lavoro è Il Caos del 5 , e rivisita uno spettacolo che nel 2010 ha debuttato al Teatro Festival, tra i primi in Italia che ha visto l’utilizzo di sensori e di programmi digitali applicati alle videoproiezioni.
«La solida rete di sinergie stabilite in questi due anni con l’Università La Sapienza di Roma, l’Accademia di Belle Arti e la Fondazione Donnaregina ha fatto sì che in poco tempo si recuperasse quel posizionamento internazionale che oggi ci consente di premiare affermate artiste straniere come Lee Yanor accanto alle eccellenze del nostro territorio come Emma Cianchi», dichiara Laura Valente. «Ospitare il Coreografo al Madre – afferma Viliani, componente anche della giuria – è il segnale del profondo legame tra l’arte contemporanea e le performing arts, raccontate attraverso questi straordinari video».