Corriere del Mezzogiorno (Campania)
FOTOROMANZI E UOMINI ILLUSTRI
Due chicche natalizie, questa settimana, in una rubrica abitualmente dedicata alla narrativa. Ci piace segnalare queste uscite che hanno qualche «parentela» o meglio un possibile comune orizzonte di lettori. Che per prima cosa devono essere innamorati di Napoli e del suo glorioso, romantico passato. Il primo volume, dalla raffinata veste grafica, è pubblicato da Skira e si intitola
Fotoromanzo napoletano. Si tratta di un libro a più mani, presentato da una prefazione di Maurizio de Giovanni e a cura di Lucia Di Girolamo. Inoltre si avvale della consulenza iconografica di Stefano Fittipaldi, già storico curatore dell’Archivio Troncone. Consulenza necessaria perché si tratta proprio di un volume fotografico, che riproduce attraverso scatti inediti la storia di due film del cinema napoletano delle origini, quello dei tempi d’oro. Le due pellicole sono «Fenesta che lucive» e «Dov’è la mia vita». Attraverso le foto di scena diventano appunto due fotoromanzi dal delicato sapore d’epoca. «Il libro che avete tra le mani», scive de Giovanni rivolgendosi al lettore, «sta ai vostri sentimenti come i vostri bisnonni stanno a voi. Sono lontani, addirittura incomprensibili forse: ma senza di essi noi non ci saremmo». Sulla stessa lunghezza d’onda il lavoro che Ugo Cedrangolo, ingegnere con la passione per la scrittura, porta a termine nel suo
Cuore di Napoli (edizioni Melampo). Una sorta di vademecum per conoscere a fondo la città attraverso i suoi miti fondanti, i personaggi storici e gli elementi identitari. In più, scritto con una prosa piacevole e chiara e autentica passione.