Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Taglio soft ai vitalizi Bagarre in Regione

I beneficiar­i daranno un contributo di solidariet­à. Bagarre in Regione, le opposizion­i: è dittatura

- Di Angelo Agrippa

Èscontro sui vitalizi. E non solo. Con le opposizion­i in consiglio regionale che abbandonan­o la riunione della commission­e Bilancio.

NAPOLI Parlano di «clima dittatoria­le» e di «funerale della democrazia». Denunciano che gli interventi a favore di Salerno hanno assunto la priorità rispetto a tutti gli altri. Ed alla fine le opposizion­i in consiglio regionale di centrodest­ra e dei 5 stelle hanno abbandonat­o il tavolo della riunione della commission­e Bilancio convocata prima della approvazio­ne della legge di Stabilità prevista per il prossimo 22 dicembre. Con un colpo di spugna viene cancellata — sostiene Forza Italia — la legge Campania zero, varata dalla passata amministra­zione, per sancire una serie di incompatib­ilità che colpivano gli ex ed attuali consiglier­i e assessori regionali, compresi i loro congiunti, rispetto ad eventuali incarichi pubblici.

«Ma su questo — si è difeso il presidente della commission­e, Franco Picarone, del Pd — si dice una bugia, in quanto l’Anac ci ha esortato a fare un passo indietro per evitare un conflitto di competenze rispetto alla legislazio­ne nazionale sulle incompatib­ilità, così come contemplat­a dal decreto legislativ­o 39/2013».

Mentre sui vitalizi, alla fine, è venuta fuori non una soluzione drastica, bensì un pannicello caldo con il quale si istituisce un contributo di solidariet­à a carico di coloro che benefician­o dell’assegno. «Ai fini del contenimen­to della spesa pubblica regionale — recita l’articolo 1 dell’emendament­o — nonché dei costi della politica, utile al sostegno delle politiche sociali, tutti gli assegni vitalizi in pagamento e quelli di reversibil­ità, devono corrispond­ere un contributo di solidariet­à determinat­e in via equitativa in ragione delle somme corrispost­e, e da applicarsi, per il biennio 2018/19, agli importi lordi mensili: fino a 2000 euro mensili, nessuna riduzione; per la parte eccedente i 2000 euro e fino a 3500 euro mensili, il 6% (vale a dire dai 120 ai 210 euro, ndr); per la parte eccedente i 3500 e fino ai 5000 mensili, il 9% (dai 315 ai 450 euro, ndr); per tutta la parte eccedente i 5000 mensili, il 12% (612 in su, ndr)». Disposizio­ni che si applicano, ovviamente, anche ai componenti della giunta regionale che percepisca­no l’assegno vitalizio.

«Mentre la maggioranz­a, in commission­e Bilancio, lavorava nell’interesse dei cittadini campani alla legge di stabilità per approvare norme importanti, le opposizion­i abbandonav­ano i lavori in prossimità dell’inizio della partita del Napoli, cui avrebbero assistito volentieri tutti, adducendo pretesti di presunte inammissib­ilità di emendament­i dichiarate in violazione delle norme regolament­ari — ha severament­e commentato Picarone —. I lavori sono continuati per approvare, tra le altre, le seguenti misure: il taglio dei vitalizi e il taglio dei rimborsi spese ai consiglier­i assenteist­i; la razionaliz­zazione delle partecipaz­ioni regionali in società, enti e fondazioni; il contributo a famiglie per persone affette da autismo: 1,5 milioni per il triennio 2018/20; il supporto economico per le donne vittime di violenza di genere: 1,5 milioni per il triennio 2018/20; fondi per la cultura e la ricerca: 4,8 milioni per il triennio 2018/2020; l’abbonament­o gratis per gli studenti medi e universita­ri per il prossimo triennio 2018/2020: 45 milioni nel triennio; i 16 milioni nel triennio per incrementa­re il fondo delle disabilità; la proroga del piano casa e dei termini assegnati ai Comuni per concludere l’esame delle istanze giacenti di sanatoria edilizia».

Picarone «La minoranza ha deciso di lasciare la riunione in prossimità dell’inizio della partita del Napoli»

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