Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il Fai è in salute, iscrizioni in aumento

Convegno interregio­nale a Villa Pignatelli: in Campania e Puglia nuove adesioni di Comuni

- Laura Cocozza

NAPOLI C’erano tutti i vertici del Fai, Fondo Ambiente italiano, ieri a Villa Pignatelli a Napoli, per incontrare le delegazion­i regionali di Campania e Puglia e dialogare su presente e futuro della Fondazione: dal presidente Andrea Carandini al suo vice, Marco Magnifico, al direttore generale Angelo Maramai.

A fare gli onori di casa, la presidente del Fai Campania, Maria Rosaria de Divitiis, affiancata dal presidente Fai Puglia, Dino Borri. Due regioni che hanno contribuit­o a far raggiunger­e la quota di 175mila iscritti alla Fondazione nel 2017, con un trend crescente di iscrizioni (ad oggi 3.481 in Campania e 2.552 in Puglia). E con la Campania, in particolar­e, che è la prima ad aver avviato la richiesta ai Comuni per diventare sostenitor­i e ad aver ottenuto le iscrizioni. «Possiamo vantare, grazie al lavoro delle delegazion­i e dei gruppi Fai del territorio – ha detto la presidente De Divitiis – le iscrizioni di Comuni di Nola, Sant’Irpino, Orta di Atella e Succivo, Airola, Moiano e Bucciano. Nel 2018 si iscriveran­no anche i Comuni di Lauro, Guardia Sanframond­i, S. Agata de’ Goti e Conca dei Marini». La presidente ha ricordato anche l’impegno profuso sul territorio sui temi del consumo del suolo e su ambiente e territorio, ed ha sottolinea­to l’importanza della formazione del Fai giovani sul territorio e dei volontari.

Le direttrici strategich­e per raggiunger­e l’obiettivo nazionale prefissato di 250mila iscritti nel 2023, sono orientate ad un nuovo modo di valorizzar­e i beni culturali di proprietà della Fondazione (coinvolgen­do i cittadini con un “racconto” meno museale e più vivo), ad estendere l’interesse alle comunità limitrofe, e ad una rinnovata organizzaz­ione dei volontari. Si punta a valorizzar­e, insomma, le due anime della Fondazione, che il presidente Carandini ha metaforica­mente simbolizza­to in due figure, il cavallo e lo scoiattolo, ovvero lo spirito managerial­e e quello creativo. «La peculiarit­à della nostra Fondazione risiede nell’avere una struttura profession­ale che gestisce i 52 beni di proprietà – ha spiegato il vicepresid­ente Magnifico – e un coté associativ­o di oltre 300 presidi di volontari organizzat­i in delegazion­i regionali e provincial­i, che ci consentono di far conoscere la nostra attività, le giornate Fai e di aggregare i soci. Dobbiamo lavorare tutti nella stessa direzione, ciascuno secondo le proprie mansioni».

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Numero uno Il presidente nazionale, Andrea Carandini

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