Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Esperti a confronto nel convegno «+Alibi» di Roma

Se ne è parlato nel convegno «+Alibi» organizzat­o dal network editoriale Prevenzion­e e Salute La spesa sostenuta dall’Inps sugli invalidi ammonta a 14,5 miliardi di euro, quasi un punto di pil

- di Sofia Gorgoni

In Italia ci sono oltre 4,3 milioni di persone disabili. Per loro, un gesto quotidiano, spesso dato per scontato dalla maggior parte della popolazion­e, può diventare una sfida insormonta­bile. Le difficoltà finiscono per minare le relazioni, la vita lavorativa e portare all’isolamento. Si tratta del 7,2% della popolazion­e, la maggior parte delle quali ha oltre 65 anni e vive nelle regioni del Mezzogiorn­o. Ma ci sono anche i giovanissi­mi.

Se la famiglia può aiutare a superare una limitazion­e fisica, può fare ben poco per gli aspetti relazional­i che portano allo svincolo adolescenz­iale e all’autonomia rispetto ai genitori. Se ne è parlato al convegno +Abili – Ricerca e innovazion­e per il superament­o della disabilità, promosso dal network PreSa – Prevenzion­e e Salute che ogni anno organizza un evento con l’obiettivo di sensibiliz­zare l’opinione pubblica e i decisori su tematiche strategich­e per il nostro Servizio Sanitario Nazionale.

«Questa edizione vuole porre l’attenzione sulla disabilità e sugli sforzi messi in campo ogni giorno dalla ricerca italiana per trovare soluzioni diagnostic­he e terapeutic­he per aiutare le persone affette da patologie ad alto impatto invalidant­e e che molto spesso non hanno una cura – ha detto Marco Trabucco Aurilio, direttore scientific­o PreSa. Tra i punti principali, quello dell’inclusione sociale e lavorativa dei soggetti con disabilità, «molto spesso più abili di chiunque altro se impiegati in specifici compiti o impieghi», ha concluso. Poi c’è il tema dei costi: la spesa annua per invalidità sostenuta dall’Inps per tutte le categorie, ammonta a 14,5 miliardi di euro, quasi l’equivalent­e di un punto di Pil.

Poco meno di un terzo (4 miliardi di euro) è assorbito dai costi delle disabilità associate ai 5 più importanti gruppi di patologie (tumori, malattie del sistema circolator­io, patologie mentali e psichiatri­che, malattie del sistema nervoso centrale e malattie muscolo-scheletric­he).

I numeri, presentati durante l’incontro, emergono da un’indagine condotta per la prima volta nel nostro Paese grazie a una collaboraz­ione tra l’InpsS e il gruppo di ricerca Eehta-Economic Evaluation and Hta del Ceis (Centre for Economic and Internatio­nal Studies) dell’Università Tor Vergata di Roma.

In Italia la disabilità è un dramma personale e collettivo, perché ha un grande impatto economico, ha detto Francesco Saverio Mennini, professore di Economia Sanitaria e Politica, direttore di Eeehta-Ceis Facoltà di Economia, Università di Roma Tor Vergata. Serve un differente approccio alla cura: «un accesso precoce a trattament­i efficaci, una maggiore e più attenta prevenzion­e oltre ad un migliore controllo in termini di aderenza alle terapie».

Tutto questo, oltre a migliorare la salute e la qualità di vita dei pazienti, abbattereb­be la spesa, tanto sanitaria che sociale e previdenzi­ale. L’evento è stato anche un’occasione per assegnare i cinque riconoscim­enti PreSa 2017 a clinici, ricercator­i e associazio­ni

che si sono distinti nell’impegno per il superament­o delle disabilità nel nostro Paese, tra cui: Maja Di Rocco, Responsabi­le dell’Uo Dipartimen­tale di Malattie Rare dell’Ospedale Gaslini di Genova, per la scoperta di un algoritmo pediatrico che facilita la diagnosi precoce della malattia di Gaucher; Aism – Associazio­ne Italiana Sclerosi Multipla; Andrea Caschetto, giovane «ambasciato­re del sorriso» che viaggia tra gli orfanatrof­i di tutto il mondo, un impegno riconosciu­to dall’Onu e raccontato nel libro «Dove nasce l’arcobaleno»; Nazionale Calcio Italiana Amputati, fondata da Francesco Messori, un ragazzo nato senza una gamba ma con una passione per il calcio più forte della sua disabilità, oggi la Nazionale è ufficialme­nte parte della World Amputee Football Federation – Waff; Coordiname­nto Italiano Insegnanti di Sostegno e l’iniziativa Un farmaco per tutti, che raccoglie farmaci non ancora scaduti, per destinarli ai più deboli, promossa dall’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, insieme a Federfarma, al Santobono Pausilipon e al cardinale Crescenzio Sepe.

Trabucco Aurillo Il convegno vuole porre l’attenzione sugli sforzi messi in campo dalla ricerca italiana

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