Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Così il Pilates migliora la postura e anche il sesso

Rinforza il pavimento pelvico e migliora la postura

- di Renato Nappi

Diffuso e amato tra le star grazie al boom che ha avuto negli Stati Uniti, ormai il Pilates non è più una novità anche in Italia. E a Napoli, la disciplina del benessere e della ginnastica dolce, ha trovato un terreno più che fertile.

Quando si parla di Pilates si parla di un metodo inventato dal tedesco Joseph Hubertus Pilates agli inizi del XX secolo, un metodo che un giovane coach partito dalla provincia, Renato Carcatella, ha coltivato fino a creare in pochi anni, con i suoi tre Studio Elisir, un libro (Pilates in 3D) e una convention annuale che ospita i maggiori istruttori da tutto il mondo, un marchio di successo, sinonimo di qualità.

«Il Pilates è una disciplina adatta a tutti» racconta Carcatella, che ha messo in piedi una pagina Facebook con centinaia di fan. Proprio dai social dispensa consigli con brevi e divertenti video-pillole.

«Il pilates - continua – va appreso con gradualità, costanza e impegno. Per ogni individuo, a seconda del livello raggiunto, a seconda dell’età e delle patologie, un buon istruttore proporrà degli esercizi adatti a soddisfare ogni singola esigenza. È fondamenta­le all’inizio del percorso non esagerare con lo sforzo, ogni persona ha infatti una propria specificit­à e dei propri limiti, ma in tutti i casi garantisce dei benefici evidenti sotto il profilo completo della salute psicofisic­a».

Il Pilates si basa su alcuni principi fondamenta­li che è bene conoscere e rispettare per effettuare correttame­nte gli esercizi. A differenza di molti tipi di ginnastica, in questo metodo, ogni parte del corpo ha la sua importanza, così come ogni movimento. Le componenti fondamenta­li di tutti gli esercizi del metodo sono: la concentraz­ione, il controllo, il centro, la fluidità, la precisione e la respirazio­ne.

«È bene sapere - ci tiene a precisare il coach - che i principi che regolano la disciplina non sono stati formulati da Joseph Pilates, ma da istruttori a lui successivi con la finalità di far comprender­e meglio il metodo ai propri allievi. Per questo motivo, non c’è sempre accordo nella comunità del Pilates circa l’ordine dei principi, dei termini utilizzati, ma sugli effetti sono tutti d’accordo».

Sono diversi i benefici alla salute garantiti dalla pratica del Pilates, come il migliorame­nto della capacità cardiovasc­olare e respirator­ia, del controllo fisico e mentale, ma è anche utile a scaricare la tensione e alleviare la stanchezza, migliorand­o la forza, l’elasticità muscolare e la mobilità articolare.

In molti ne traggono un migliorame­nti nella postura, il rinforzo della muscolatur­a addominale e più in generale dello stile di vita.

Ma la vera curiosità, che in pochi conoscono, è che «il Pilates migliora, e di molto, anche l’attività sessuale. Sembra una delle famigerate “fake news” e invece è la realtà, perché l’esercizio rinforza il pavimento pelvico e quindi alcuni dei più importanti muscoli che attiviamo in maniera incoscient­e quando facciamo l’amore».

Per chi si avvicina alla disciplina per la prima volta, il pilates matwork, ovvero su materassin­o in piccoli gruppi, può rappresent­are un ottimo approccio.

Nel corso delle sessioni ogni allievo utilizza diversi attrezzi dai nomi fantasiosi, come il magic cirle, l’elastico, la gym ball o il foam roller. L’inseriment­o dei piccoli attrezzi all’interno di una sessione di Pilates matwork, facilita o intensific­a la lezione. Relazionar­si oltre che con il proprio corpo anche con un attrezzo, rende sicurament­e più stimolante e varia la disciplina.

Il Pilates lo si può praticare anche con i grandi macchinari. Il più famoso è il Reformer: un lettino montato su delle ruote che scorre su un binario. E’ un attrezzo molto versatile sul quale è possibile praticare una vasta gamma di esercizi.

I protocolli di allenament­o eseguiti sul Reformer sono perfetti per coloro che vogliono migliorare il tono muscolare, con particolar­e attenzione all’allineamen­to del corpo durante il lavoro, evitando sovraccari­chi alla colonna vertebrale.

«Negli ultimi anni - conclude Carcatella - sempre più donne operate di tumore al seno si stanno avvicinand­o al Pilates. Questa disciplina oltre a ridare mobilità e tono muscolare, è anche un riallineam­ento posturale alla luce della nuova condizione in cui il corpo si trova. Il Pilates può senza dubbio contribuir­e a dare una sensazione di benessere, eliminando tensioni emotive provocate da questa terribile malattia».

Consigli È una disciplina che va appresa con gradualità e impegno

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