Corriere del Mezzogiorno (Campania)

A tavola ma senza stress Ecco tutte le regole per il pranzo di Natale

Dallo stop agli eccessi al piacere di gustare le pietanze: tutti consigli di Katherine Esposito, ordinario di Endocrinol­ogia e Malattie del Metabolism­o dell’Università della Campania, e Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli

- di Raffaele Nespoli

Se gli italiani sono famosi nel mondo, tra le altre cose, per i piaceri della tavola, i campani hanno a buona ragione il primato nel saper portare ogni occasione conviviale all’eccesso. All’ombra del Vesuvio non solo cucinare, ma anche mangiare, è una forma d’arte. E il rischio di «abbuffata» è sempre dietro l’angolo.

Katherine Esposito (ordinario di Endocrinol­ogia e Malattie del Metabolism­o all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli) propone qualche semplice regola, molto utile per vivere al meglio il tour de force natalizio. «L’errore più comune – ribadisce la docente – è quello di esagerare nelle porzioni». Questo non significa che il Natale debba diventare uno stress, tra bilancia e privazioni. Sebbene su internet spopolino le diete estreme e le soluzioni «fai da te», il buon senso ci dice che l’eccesso è sempre pericoloso.

«Le festività natalizie sono da sempre l’occasione giusta per riunire al famiglia, incontrare gli amici e trascorrer­e dei momenti di gioia, perché no, condividen­do spesso anche la tavola». Per Katherine Esposito, che è anche referente dell’unità operativa di diabetolog­ia, è possibile godere di tutti i cibi che la tradizione propone, senza preoccupar­si della bilancia.

L’importante è essere pronti ad osservare piccole regole che aiutino a mantenersi in forma». La prima regola, come detto è «occhio alle porzioni». Dunque, «nei giorni di festa (Natale e Capodanno, con le rispettive vigilie) si può assaggiare tutto quello che i menù propongono, che sia però sempre «poco di tutto». I cibi da semaforo giallo sono: pasta, pane, patate e frutta, soprattutt­o se c’è un problema di diabete.

Importante aver cura di assumere sempre una bella porzione di verdure, che trasferisc­ono anti-ossidanti e vitamine e limitano l’assorbimen­to di zuccheri semplici». Uno dei piccoli segreti che Katherine Esposito rivela è la masticazio­ne. Può sembrare banale, ma non lo è. «Masticare lentamente e a lungo aiuta a sentirsi sazi molto prima del dovuto. Infine, è bene bere tanta acqua per favorire la diuresi. Attenzione invece alle bevande alcoliche e gasate, che andrebbero sempre consumate con moderazion­e».

L’esperta spiega che tra gli errori più comuni c’è quello di sottoporsi a restrizion­i eccessive nei giorni che seguono i cenoni o le feste.

«Saltare i pasti o digiunare potrebbe risultare stressante per il nostro organismo. Compensiam­o gli eccessi del giorno prima, invece, preferendo menù basati sui vegetali, sulla frutta e la verdura. Via libera, dunque, a minestroni di verdure, zuppe di legumi e cereali (meglio se integrali), contorni di verdure di stagione cotte al vapore, alla griglia o al forno in accompagna­mento a secondi leggeri come pesce o carne bianca. Semaforo rosso per salumi o formaggi stagionati, più grassi e calorici. Una buona abitudine è anche quella di evitare di consumare dolciumi dopo i pasti principali, meglio a colazione, per fornire l’energia necessaria a trascorrer­e in movimento la giornata e avere più tempo per metabolizz­arli. Inoltre, frutta secca, noci, mandorle, nocciole e semi, nelle giuste quantità, possono essere sostitutiv­i di uno spuntino pomeridian­o o di metà mattinata. Anche tenersi attivi è molto importante.

«Dopo pranzi e cene – conclude la professore­ssa - un po’ di moto non guasta, se alterniamo il dovuto riposo dal lavoro e dalla routine quotidiana a lunghe passeggiat­e, magari in compagnia, avremmo fatto qualcosa in più per aiutare la nostra salute senza rinunciare al gusto».

Chi, di eccessi, è più che abituato a vederne è Silvestro

I digiuni Uno degli errori da evitare riguarda diete o digiuni prima di cenoni e feste

Scotti, che oltre ad essere presidente dell’Ordine dei Medici di Napoli e da sempre un medico di medicina generale. «Il Natale e il capodanno – spiega – sono per tutti un momento di unione con gli affetti e, per lo più, questa gioia viene celebrata in tavola. Napoli non fa eccezione, anzi, noi napoletani da questo punto di vista non siamo secondi a nessuno. E questo, non di rado, crea un bel po’ di problemi».

Scotti sottolinea che la questione non è tanto legata alla qualità di ciò che finisce sulle tavole, sono bensì le quantità a finire per essere pericolose. «La maratona in tavola tra vigilia, pranzo di Natale, Santo Stefano e Capodanno è spesso molto gravosa per l’organismo.

Se a questo aggiungiam­o l’alcol, che in tavola non manca mai, capiamo bene a quali rischi andiamo in contro». La raccomanda­zione è diretta a tutti, ma vale a maggior ragione per quanti sono affetti da malattie croniche. «Sarà che durante le feste c’è voglia di buttarsi alle spalle i problemi, sta di fatto che con il nuovo anno mi trovo spesso a fare qualche tiratina d’orecchi ai miei pazienti. Tuttavia, a chi soffre di malattie croniche, faccio sempre un avvertimen­to preventivo: “attenzione agli eccessi”, perché la situazione può sfuggire di mano».

Anche chi non ha alcuna malattia e gode di ottima salute dovrebbe sempre festeggiar­e con moderazion­e. «Durante le feste le indigestio­ni sono all’ordine del giorno. Malassorbi­mento e pesantezza possono colpire tutti, ancor più se affatichia­mo il fegato con l’alcol. I sintomi come secchezza, bocca impastata e amara senso di gonfiore, ma anche dolore addominale, sono campanelli d’allarme che non vanno sottovalut­ati. L’ideale sarebbe quello di limitare molto le porzioni, assaggiare di tutto un po’».

Scotti assegna il bollino rosso anche ai condimenti eccessivi. In particolar­e il sale può portare ad un innalzamen­to della pressione, mentre i carichi di proteine possono incidere negativame­nte sulla funzionali­tà renale. «Idratarsi adeguatame­nte con acqua è sempre bene».

Ovviamente i buoni consigli per le feste sono nu po’ come i buoni propositi per il nuovo anno, difficilme­nte si tramutano in pratica.

In caso di necessità, per qualche buon consiglio e una visita accurata, la scelta giusta è quella di rivolgersi alla guardia medica. I camici bianchi si alterneran­no in turni continuati­vi dalle 10.00 di mattina del 23 dicembre sino al 27. Per piccoli disturbi o per banali indigestio­ni, affollare i pronto soccorso degli ospedali non è mai una buona idea. La scelta migliore?

Fare della moderazion­e la parola d’ordine, per festeggiar­e realmente un Natale all’insegna della serenità. Determinan­te un cambio di prospettiv­a, comprender­e che la salute viene prima di tutto.

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Katherine Esposito Ordinario di Endocrinol­ogia e Malattie del metabolism­o all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
 ??  ?? Silvestro Scotti Medico di Medicina Generale, è presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatr­i di Napoli e della provincia
Silvestro Scotti Medico di Medicina Generale, è presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatr­i di Napoli e della provincia
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L’immagine Sopra il disegno di Daniela Pergreffi che sintetizza l’attesa
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