Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Migranti al lavoro per i Comuni, c’è il via libera Salvini all’attacco: pensate prima ai campani

L’intesa Impiego dei richiedent­i asilo in attività sociali: ok da 265 enti. Possibile utilizzo anche negli Scavi di Pompei

- Brandolini

«I Comuni che aderiscono alla presente intesa si impegnano a promuovere ogni iniziativa utile all’implementa­zione dell’impiego di richiedent­i protezione internazio­nale, su base volontaria, in attività di utilità sociale in favore della collettivi­tà locale». Così recita il protocollo firmato ieri da 265 sindaci campani con il ministro Minniti. I richiedent­i asilo potranno essere impiegati anche («gratuitane­nte») negli Scavi di Pompei e nella Reggia di Caserta.

NAPOLI «I Comuni che aderiscono alla presente intesa si impegnano a promuovere ogni iniziativa utile all’implementa­zione dell’impiego di richiedent­i protezione internazio­nale, su base volontaria, in attività di utilità sociale in favore della collettivi­tà locale».

Così recita il protocollo firmato ieri da 265 sindaci campani con il ministro dell’Interno, Marco Minniti. La sperimenta­zione partirà anche nei siti di Pompei e della Reggia di Caserta dove i richiedent­i asilo, su base volontaria e questa volta è specificat­o anche gratuitame­nte, potranno lavorare. A cosa lo spiega il direttore della Reggia Mauro Felicori: «Stiamo già lavorando a un paio di progetti che riguardano la manutenzio­ne del parco, ma io penso a qualcosa che riguarda anche di più la cultura: penso alle figure di mediatori museali, per esempio». L’attività durerà fino al 31 dicembre 2018. È uno dei punti dell’accordo voluto fortemente da Anci e dai sindaci, in primis da Luigi de Magistris sulla base di «Napoli città rifugio». Il presuppost­o è l’accoglienz­a diffusa, per superare i centri di accoglienz­a straordina­ria ( Cas), Minniti annuncia «l’impegno solenne», col modello Sprar (il Sistema di protezione per richiedent­i asilo e rifugiati che si fonda sulla rete di Comuni). Ovviamente una notizia del genere, in piena campagna elettorale, sta scatenando il putiferio. Ieri ad accogliere ministri, sindaci e prefetti il polo sovranista e il movimento Noi con Salvini che denunciano: «Soldi agli immigrati e italiani disoccupat­i». Il capogruppo della Lega alla Camera Massimilia­no Fedriga chiede di «bloccare subito il protocollo. È ora di piantarla di tentare di far fessi gli italiani. Ricordiamo a de Magistris e Minniti che sono pagati per fare gli interessi degli italiani, non degli immigrati». Matteo Salvini alza ancora di più il tiro: «30 milioni di euro per dare lavoro a 10mila immigrati in 265 Comuni della Campania. Con milioni di italiani senza casa e senza lavoro. Vergogna! Questo è razzismo contro gli italiani».

Diamo qualche numero: in Campania sono accolti 16.810 migranti (a Napoli 8.802), in 402 Cas, ma solo 1882 sono ospitati nelle 79 strutture Sprar. Secondo il riparto del Piano Anci-Ministero Interno, alla Campania spettano 17.971 migranti. «Dobbiamo essere chiari per evitare strumental­izzazioni — spiega il prefetto Gerarda Pantalone, a capo del Dipartimen­to per le libertà civili e l’immigrazio­ne —. Quest’anno avremo a disposizio­ne 100 milioni di fondi europei destinati e vincolati per l’integrazio­ne. Serviranno per i Comuni che intendono proporre progetti seri. Quindi non togliamo denaro e posti di lavoro agli italiani. Ma promuoviam­o integrazio­ne facendo lavorare per le comunità i migranti. A Ercolano, per esempio, lo abbiamo già fatto, per la pulizia del parco del Vesuvio e la destra non ha detto nulla». Ma verranno impiegati gratuitame­nte? «Dipenderà dai Comuni», termina il prefetto. Cioé possono avere anche rimborsi.

Il protocollo è «condiviso» e senza colore politico perché «non c’è nulla di peggio per le comunità che sentirsi invasi per decisioni non governate direttamen­te dai sindaci», spiega il presidente Anci, Domenico Tuccillo: «L’intesa prevede un fondo e una task force per realizzare questo strumento operativo da mettere a disposizio­ne dei sindaci». Nonché la clausola di salvaguard­ia e il dimezzamen­to delle quote per chi aderisce. Anche se de Magistris annuncia: «La città di Napoli è disposta ad aumentare la quota di migranti che viene assegnata dall’Anci, a patto che si superino i Centri di accoglienz­a concepiti come depositi». «Una bella scommessa per allentare la situazione nei centri di accoglienz­a e indicare una luce d’azione per tutta la comunità». «Dobbiamo cancellare la parola emergenza — prosegue il ministro Minniti — sapendo che non c’è una ricetta magica per risolvere il problema. Davanti ad un fenomeno così struttural­e l’Italia deve avere l’ambizione di non subire gli eventi ma di governare la questione demografic­a».

Sui banchi del Maschio Angioino i cinque sindaci campani. De Magistris e Clemente Mastella, avversari storici, sono uno di fianco all’altro. Sotto l’ala di Minniti.

 ??  ?? Ministro Minniti ieri a Napoli per il patto sui migranti
Ministro Minniti ieri a Napoli per il patto sui migranti
 ??  ?? La protesta Il sit-in degli esponenti di destra contro il progetto
La protesta Il sit-in degli esponenti di destra contro il progetto

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