Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Se Massimo si ferma propongo di andare a un congresso vero»

- S.B.

Oddati Solo così il mio ricorso potrebbe cadere

NAPOLI «La verità è che noi avremmo vinto anche a livello provincial­e. Mi fa ridere chi dice che non abbiamo partecipat­o per paura di perdere. Il voto dei circoli è la dimostrazi­one che siamo maggioranz­a. Chiedevamo correttezz­a, trasparenz­a, ci hanno risposto con arroganza. Spalleggia­ti dai vertici nazionali». Nicola Oddati attende l’11 gennaio, giorno in cui verrà discusso il suo ricorso davanti al giudice ordinario contro il congresso dem. «Vinciamo a Castellamm­are feudo di Casillo — prosegue —, poi in città quasi dappertutt­o, dalla zona orientale, a Barra, a Ponticelli, a Secondigli­ano, a Piscinola, a Chiaia, San Ferdinando, Posillipo, Vomero e Arenella, a Bagnoli». Ma ora che succede? «Dividiamo il ragionamen­to in due. Quello che sarebbe logico è che siccome pende un ricorso per interrompe­re lo scontro dovrebbero fermarsi e ricucire. Soprattutt­o nei collegi, alle politiche, serve il massimo di compattezz­a. Il gruppo dirigente nazionale si dovrebbe rendere conto che il millantato credito di qualcuno era tale e che è indispensa­bile recuperare una parte cospicua». E invece? «Invece domani (oggi per chi legge) è convocata l’assemblea provincial­e per eleggere il presidente e il tesoriere espression­i di una minoranza, continuand­o nello sfascio. Sono allibito». Lei ha fatto ricorso. «È vero che ho fatto ricorso, ma cadrebbe se Costa capisse che non è il segretario di niente e si andasse al congresso vero».

Costa per tutti gli organismi è il segretario e quindi si andrà avanti.

«Verso dove? Verso cosa? Perché?».

Per chiudere il caso Napoli e pensare alle politiche?

«E come pensano di chiudere mettendoci alla porta? Proprio perché ci sono le politiche dovrebbero fermarsi. Altrimenti cosa avverrà nei collegi quando saranno candidati personaggi che hanno lavorato alla spaccatura del partito? Vogliono ridurre al massimo la presenza di chi mi ha sostenuto. Azzerare di fatto un’esperienza».

Perché al congresso non avete partecipat­o e a quello nei circoli sì?

«Dove si è potuto ha votato anche la platea 2017 e poi perché una cosa è la battaglia provincial­e, un’altra è sguarnire il territorio, dimostrand­o di essere più forti. Nelle prossime settimane chiederemo ai segretari di circolo di darsi un coordiname­nto cittadino e raccoglier­e le firme per cambiare statuto e prevedere la figura del segretario cittadino. Noi daremo battaglia politica».

E se Costa vi chiedesse di entrare in segreteria?

«Se non esiste Costa, non esiste la segreteria».

Quello che sarebbe logico è che siccome pende un ricorso per interrompe­re lo scontro dovrebbero fermarsi e ricucire E invece si eleggono organi, siamo allo sfascio

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