Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Dialogo importante Ma il partito non si può bloccare»

- Felice Naddeo

Costa Accendere il fuoco è facile Il problema è spegnerlo

NAPOLI «Sorpreso? Per nulla. Anzi il vero elemento di novità è un altro». Dati alla mano, il segretario provincial­e del Pd, Massimo Costa, dovrebbe apparire quantomeno tormentato dal risultato del voto nei circoli dem di Napoli. Soprattutt­o perché l’esito di questa consultazi­one cittadina arriva alla vigilia di una delicata assemblea del partito. L’area politica che fa riferiment­o alla sua maggioranz­a, al netto di intese su alcune sezioni, ha incassato la metà dei segretari di circolo su Napoli. E per lei questa non è una sorpresa? «Era un voto che mi aspettavo, stiamo parlando di circoli radicati. La novità importante è, invece, che questi congressi siamo riusciti a farli. Anche in situazioni difficili. E ora abbiamo circoli che potranno tornare a fare attività sul territorio. Che è la cosa che più mi interessa». Ma questo voto non pesa sulle nomine che il partito dovrà ratificare?

«C’è una necessità operativa, il partito deve avere dirigenti per poter svolgere attività sul territorio. Questa è la priorità. Poi da parte nostra c’è sempre la volontà di trovare un’intesa».

Ma… A questo punto c’è sempre un “ma”.

«Ma siamo fermi. E per fare un matrimonio bisogna essere in due. Io sono rispettoso degli altri, però anche io devo ricevere rispetto. Nonostante questo, noi abbiamo fatto una serie di passi nella direzione di cercare l’intesa». E come si supera questo scoglio? Sembra enorme.

«L’altra parte ha grande interesse su Napoli, come del resto ce l’ho io. Creiamo un nucleo che si occupi della città, con il coinvolgim­ento di chi lo chiede. Però parliamo di iniziative e punti programmat­ici. Di Anm o di sicurezza, ad esempio. Questioni vere per la gente».

Quella gente che fatica a capire le divisioni nel Pd.

«Non c’è dubbio che questa situazione possa causare una percezione negativa all’esterno. Ad accendere il fuoco ci vuole poco, a spegnerlo tanto. E non va nell’interesse del Pd alimentare questo incendio. Peraltro alla vigilia delle elezioni». Parlare di temi sarebbe certamente meglio, ma il Pd appare ancora più impegnato in continui litigi.

«Non mi sfuggono le difficoltà, ma c’è da parte mia volontà di superarle. E il congresso è finito un mese fa. Preferisco avere più riunioni politiche, come quella fatta ieri sull’area est di Napoli. E sentir meno parlare di divisioni interne». Sembra davvero difficile. «Può darsi, ma io voglio misurarmi sui fatti».

C’è una necessità operativa, il partito deve avere dirigenti per poter svolgere attività Questa è la priorità Poi da parte nostra c’è sempre la volontà di trovare un’intesa

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