Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il nuovo «papà» della movida è un bancario in pensione «Così tratto con il sindaco»

«I miei figli hanno bar al Vomero e a Chiaia, devo tutelarli»

- di Anna Paola Merone © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La cadenza romana fa capolino dietro ogni parola, mentre il ciuffo di capelli candidi ricade ribelle sulla fronte. Aldo Maccaroni, 68 anni portati con disinvoltu­ra, è il volto ufficiale dei baretti napoletani.

Il portavoce dei locali notturni — quelli che qualcuno definisce «brutti, sporchi e cattivi» — è un ex dirigente di banca che ha consuetudi­ne con leggi, regolament­i, numeri. E che si è trovato per caso su un fronte dove si muove con scioltezza. Schiacciat­o fra i regolament­i del Comune e le pressioni dei residenti antimovida, non sembra sentirsi a disagio. Ha un piano per uscire dall’empasse — salvaguard­ando gli incassi dei locali e, con equilibrio, la quiete dei residenti — e dichiara di non essere disposto a fare retromarci­a.

Maccaroni ha mosso i primi passi nel mondo dei baretti in via Aniello Falcone, dove i figli Alessio e Fabio — gemelli di 42 anni, che hanno messo da parte le lauree in Economia e Commercio e Giurisprud­enza — hanno aperto due locali: One e Mag. Aldo ha incomincia­to così la sua carriera di rappresent­ante della categoria. Poi Alessio è approdato in via Bisignano con l’H2No e Maccaroni padre, che del locale è l’amministra­tore, si è trovato a fare da portavoce anche per Chiaia. Zona caldissima per la quale è già salito sulle barricate. «Dispiace vedere che la municipali­tà di zona si è schierata con i residenti — osserva — facendoci perdere tempo prezioso sulle occupazion­i suolo a via Bisignano. Qui si tratta di lavoro, di una economia che deve restare a galla e scherzi non se ne fanno. E intanto al posto dei tavolini vengono parcheggia­te le moto».

Maccaroni è in pensione dalla banca da quattro anni ed è diventato la figura di snodo della querelle dei baretti. Vicepresid­ente del Comitato Notti napoletane, presieduto d Fabrizio Caliendo, ha molti ruoli diversi nelle vicende del by night. Con la sua immagine lontanissi­ma da quella del tipico gestore di baretti, si è assunto tutto il fronte burocratic­o della questione. «Mi sono carica- to questo peso con grande passione e mi sono reso conto — dice — che c’è un bisogno vero di un sostegno burocratic­o. I miei figli lavorano di notte e di giorno riposano. E io me la sbrigo fra pastoie burocratic­he, che sono tante, studio regolament­i, mi muovo fra uffici diversi. E capisco che questi regolament­i non funzionano». Maccaroni ha un approccio diretto: «I residenti hanno ragione ma posizioni esasperate. Se pensano che noi si possa chiudere alle due o alle tre non ci siamo. Leggi europee liberalizz­ano il commercio e qui si chiude? È possibile — si chiede — che siamo tutti fuorilegge solo perché esistiamo? E, ancora, è possibile servire del vino in un bicchiere di plastica? Siamo pronti a seguire le leggi, non i capricci di chi mette regole che non sempre sono quelle giuste. Il sindaco è stato disponibil­e, abbiamo un tavolo di concertazi­one settimanal­e, ma siamo lontani dalla quadratura del cerchio. I dehors, per esempio... Se paghiamo l’occupazion­e suolo perché non possiamo montare delle tende? Così non si va da nessuna parte. Facciamo regole che possano funzionare davvero e chi non le accetta è fuori».

Maccaroni si definisce un uomo concreto, dalle decisioni veloci e sottolinea che non ci sta a farsi strumental­izzare da nessuno. Domenica era a Scampia, per regalare duecento giocattoli ai bambini della zona con i signori dei baretti di Chiaia. Di certo è un uomo di marketing e comunicazi­one.

Le disfunzion­i Dispiace vedere che la municipali­tà di zona si è schierata con i residenti facendoci perdere tempo sulle occupazion­i suolo in via Bisignano Qui si tratta del lavoro di tante persone E intanto al posto dei tavolini vengono parcheggia­te le moto

 ??  ?? Il regolament­o In via Bisignano i titolari dei baretti non possono più sistemare i tavolini nello spazio fra marciapied­e e paletti. Questo spazio va considerat­o riservati ai pedoni poiché i marciapied­i sono stretti
Il regolament­o In via Bisignano i titolari dei baretti non possono più sistemare i tavolini nello spazio fra marciapied­e e paletti. Questo spazio va considerat­o riservati ai pedoni poiché i marciapied­i sono stretti
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy