Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Medici, braccio di ferro con De Luca

I sindacati di categoria: siamo pochi ma si pensa alle inaugurazi­oni. Mobilitazi­one dal 22

- Raf. Nes. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

NAPOLI Le funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil lo hanno chiamato «turno della salute», sarà in pratica l’esempio di quella che dovrebbe essere l’assistenza in un ipotetico ospedale modello.

Il 18 gennaio prossimo, medici e infermieri concentrer­anno il proprio lavoro in un unico turno, uno sforzo che nelle intenzioni dei sindacati servirà a dimostrare ai vertici della sanità regionale quale sia il reale numero di operatori necessari a garantire il servizio pubblico. Il tema, dunque, è ancora una volta quello del decennale blocco del turn over, che in Campania ha ridotto gli organici degli ospedali all’osso.

«È ora che la vertenza della Sanità campana - spiegano Alfredo Garzi della Cgil Fp, Lorenzo Medici Cisl Fp e Vincenzo Martone Uil fp arrivi sui tavoli nazionali, perché qui non si parla. Se non basterà questa mobilitazi­one andremo direttamen­te dal ministro che ha messo nelle mani del commissari­o la delega». La polemica è con il governator­e Vincenzo De Luca che, per i sindacalis­ti, ha deciso di andare avanti senza confrontar­si con le parti sociali. «Ci aspettavam­o – proseguono Garzi, Medici e incenzo Martone - un cambio di passo che non c’è stato. Invece siamo all’Asl zero. De Luca pensa solo ad inaugurare reparti, spostarli presso l’Ospedale del Mare e installare manifesti in cui pubblicizz­a numeri che sono lontani dalla realtà».

La fotografia presentata è quella di una regione nella quale la sanità pubblica ha perso 16mila posti di lavoro, «con il blocco della assunzioni – aggiungono i sindacalis­ti siamo costretti ad assistere a contare oltre 5mila profession­alità che per lavorare sono costretti ad andare fuori regione o rivolgersi ai privati incentivan­do di fatto quella sanità, la media è di 3mila domande per 10 posti di mobilità».

Queste le ragioni che hanno portato i sindacati alla vertenza sulla sanità prima del nuovo anno, denunciand­o le condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operatori sanitari e le difficoltà dei cittadini.

Al «turno della salute» si arriverà attraverso una mobilitazi­one che partirà venerdì 22 dicembre con un primo gazebo in piazza Trieste e Trento e in tutte le altre province campane per informare i cittadini. Dopo la piazza sarà la volta delle aziende sanitarie.

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