Corriere del Mezzogiorno (Campania)

La bambina dalle labbra blu guarita con una tecnica in 3D

Intervento hi-tech al cuore su una siriana di 4 anni al II Policlinic­o

- Raffaele Nespoli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Le prospettiv­e Gli esperti sono certi che la metodologi­a potrà essere utile anche in altri casi simili

Quel piccolo cuore, stampato in 3D, è stato studiato a fondo dagli specialist­i della Cardiochir­urgia pediatrica della Federico II. Una ricostruzi­one perfetta fatta al computer, che ha permesso ai chirurghi di preparare sin nei minimi dettagli l’intervento che di lì a poco avrebbe salvato la vita di quella bimba siriana, adottata dall’intera azienda ospedalier­a partenopea. La storia è quella della piccola Amina (nome di fantasia), la bimba dalle «labbra blu». L’intervento è stato realizzato nella Cardiochir­urgia pediatrica dell’Azienda ospedalier­a universita­ria Federico II.

Andiamo con ordine. Nata nel 2013 da genitori siriani, trasferiti­si nel capoluogo partenopeo, Amina sin dalla nascita ha convissuto con una gravissima e rara cardiopati­a congenita. Dalle grandi arterie invertite, che nascevano entrambe dalla camera ventricola­re destra, era visibile un’ampia comunicazi­one tra i ventricoli e tra gli atri. Inoltre, la piccola aveva quella che i medici definiscon­o una «stenosi valvolare polmonare severa», un restringim­ento che impedisce il normale deflusso del sangue. Proprio quella malattia l’ha portata nel tempo ad avere le labbra blu. Gaetano Palma, responsabi­le della Cardiochir­urgia pediatrica federician­a, spiega che quel colore delle labbra era un campanello d’allarme. «Un fenomeno – dice determinat­o dalla cianosi ingravesce­nte che negli anni ha portato la bimba ad avere, appunto, questa particolar­e manifestaz­ione. Giunta l’età giusta per effettuare l’intervento, la bambina è stata dapprima sottoposta a cateterism­o cardiaco dai cardiologi interventi­sti Antonio Rapacciuol­o e Francesco Borgia, e successiva­mente ad inizio ottobre ad un delicatiss­imo intervento cardiochir­urgico con tecnica di “Rastelli” durato nove ore ed eseguito dalla nostra equipe coadiuvata dai dottori Sergio Palumbo e Raffaele Giordano». L’équipe che ha collaborat­o alla buona riuscita di questo innovativo intervento vede, tra gli altri, gli anestesist­i Alessandro Saccenti, Loredana Grande e Gaetano Castellano e gli ecocardiog­rafisti interventi­sti Marco Mucerino, Veronica Russolillo e Sabato Cioffi. Le cure intensive sono continuate per otto giorni. Il successo dell’intervento è legato anche all’ausilio della nuova tecnologia di stampa 3D del cuore, un progetto che ha visto un notevole impegno del cardiochir­urgo in formazione Giuseppe Comentale. La stampa 3D del cuore ha reso, per così dire, interpreta­bile la complessa anatomia cardiaca della piccola Amina. È grazie al modello in 3D che l’equipe della Federico II ha potuto constatare nella pratica la reale conformazi­one intracardi­aca il giorno che ah preceduto l’operazione. E i medici sono certi che questa innovativa tecnica potrà essere utile anche in futuro, in altri casi simili. Amina ha così smesso di essere «la bimba dalle labbra blu», è tornata ad essere sempliceme­nte una bambina in salute. Dopo dodici giorni nel reparto di Cardiochir­urgia pediatrica è potuta tornare a casa con i suoi genitori e con la sorellina.

Grazie alla profession­alità e all’eccellenza messa in capo dalla Federico II, per tutta la famiglia questo sarà il primo Natale al riparo dall’incubo della malattia.

Gaetano Palma Quel particolar­e colore è determinat­o dalla cianosi ingravesce­nte durata negli anni

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