Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Presi a 12 e 13 anni Hanno tentato di sgozzare un diciassett­enne

Hanno 12 e 13 anni. Subito riaffidati alle famiglie

- di Fabio Postiglion­e

Hanno provato a tagliargli la gola per un cellulare e poi sono scappati in scooter verso Scampia. Ma un testimone ha aiutato le forze dell’ordine e così gli aggressori sono stati fermati poche ore dopo: erano solo bambini. Due avevano 12 anni e uno 13 e sono stati portati in questura dagli agenti della Squadra Mobile, sospettati di aver provato ad uccidere un ragazzo di 17 anni in via Foria, due giorni fa. La vittima è ancora ricoverata al Loreto Mare in prognosi riservata. Uno choc anche per le forze dell’ordine che non immaginava­no che a compiere quell’inaudita violenza potessero essere stati tre bambini.

Hanno provato a tagliargli la gola per un telefono cellulare e poi sono scappati in scooter verso Scampia. Ma un testimone ha aiutato le forze dell’ordine e così gli aggressori sono stati fermati poche ore dopo: erano solo bambini. Due avevano 12 anni e uno 13 e sono stati portati in questura dagli agenti della Squadra Mobile, sospettati di aver provato ad uccidere un ragazzo di 17 anni in via Foria, due pomeriggi fa. La vittima è ancora ricoverata al reparto di chirurgia d’urgenza del Loreto Mare in prognosi riservata. Uno choc anche per le forze dell’ordine, perché nessuno avrebbe mai immaginato che una violenza simile potesse essere opera di tre ragazzini.

Il testimone li ha riconosciu­ti, ma non sono imputabili e quindi dopo l’identifica­zione sono stati riaffidati alle loro famiglie. Negli uffici di via Medina non hanno battuto ciglio, non hanno detto una parola, come boss di camorra, con una sguardo glaciale, sono tornati a casa. Le indagini, però, sono ancora in corso perché all’appello ne manca un quarto e potrebbe essere più grande degli altri minorenni fermati. Via Toledo, dal teatro Augusteo fino a piazza del Plebiscito. Il Lungomare di Napoli, dal consolato americano fino agli chalet di Mergellina. La rotonda Diaz fino ai ristoranti di via Partenope. E ancora via Scarlatti, con la traversa di via Merliani-lato Floridiana e piazza Vanvitelli. Sono queste le tre zone che polizia e carabinier­i hanno individuat­o come ad altissimo «rischio baby-gang» e saranno sorvegliat­e con maggiori controlli tutti i giorni della settimana, anche con nuovi turni, così come sono previsti nel cosiddetto «piano movida», ovvero dalle 22 alle 4 del mattino e non più dalle 19 all’una com’è tutt’ora, anche se su questo punto c’è subbuglio tra la polizia che annuncia proteste con le rappresent­anze sindacali. Si tratta di tre zone pedonali e non sono state scelte a caso dalle gang di giovanissi­mi armate, nel migliore dei casi, di taglierini e coltelli. Dove c’è tanta gente è più facile confonders­i ed è più facile scegliere le vittime, quasi sempre a caso. Dove non passano le auto non passano neanche gli «sbirri» in volante e così in caso di fuga è più facile balzare sugli scooter e scappare, facendo perdere per sempre le proprie tracce.

Ragazzini che si muovono in branco e che usano ogni pretesto per scatenare le risse, anche uno sguardo. Così come è accaduto nello scorso fine settimana al Vomero dove due ragazzi, uno di 16 e l’altro di 18, sono stati accoltella­ti alle gambe dopo un banale litigio scoppiato davanti alla porta di un bagno all’interno di un pub. Sono arrivati in scooter, hanno preso a schiaffi e pugni le due vittime e poi hanno estratto un coltello e colpito tre volte nelle parti basse. Poche ore dopo in piazza Municipio, a ridosso di via Toledo, un ragazzo di 14 anni è stato sfregiato con un paio di forbici.

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 ??  ?? Sotto stretta sorveglian­za La movida a Napoli è finita sul banco degli imputati a causa di una serie di episodi Le forze dell’ordine hanno per questo aumentato i controlli
Sotto stretta sorveglian­za La movida a Napoli è finita sul banco degli imputati a causa di una serie di episodi Le forze dell’ordine hanno per questo aumentato i controlli

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