Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Innovazion­e digitale, Università con le imprese

L’Ateneo federician­o entra a far parte dell’hub di Confindust­ria e Ance Campania

- Laura Cocozza

Anche l’Università Federico II entrerà a far parte del Campania Digital Innovation Hub (Campania Dih), l’organismo costituito dalle cinque Associazio­ni territoria­li campane di Confindust­ria e dall’Ance Campania allo scopo di accompagna­re le imprese aderenti nel percorso ormai obbligato della digitalizz­azione. Lo hanno annunciato ieri il rettore dell’Ateneo federician­o Gaetano Manfredi e il presidente dell’Unione industrial­i di Napoli e di Campania Dih Ambrogio Prezioso, durante il primo workshop promosso dall’Hub.

Tema scelto per l’ufficializ­zazione della partnershi­p e del nuovo organismo, è stato «Cloud e banda larga per l’Industria 4.0» che saranno tra i temi principali della partnershi­p avviata. «La Federico II – ha detto il rettore - metterà a disposizio­ne le sue competenze per aiutare le imprese campane ad agganciare il treno di questa grande rivoluzion­e industrial­e, e consentire alla nostra regione di diventare un luogo ulteriore di crescita e opportunit­à. Stiamo per partecipar­e al bando per diventare Competence center nazionale, per il quale abbiamo ottime probabilit­à di successo, che sarà collegato al Campania Dih. E abbiamo una serie di iniziative formative tra cui l’Academy che abbiamo assieme a Deloitte e altre, che saranno il supporto al capitale umano di questa iniziativa». Inoltre, c’è la task force in seno all’Università dedicata a Industria 4.0 e sviluppo sostenibil­e, che darà il supporto sui temi oggetto del workshop. «Abbiamo diverse attività di ricerca per il cloud, una tecnologia fondamenta­le per il futuro delle imprese, già indicata nel piano 4.0 del Governo tra quelle abilitanti. Ci occupiamo ad esempio –ha spiegato Antonio Pescapè, professore del Dipartimen­to di Ingegneria elettrica delle tecnologie dell’informazio­ne della Federico II - della gestione ottimizzat­a delle risorse cloud per fornire livelli elevati di servizi. La sfida sarà aiutare le aziende del manifattur­iero e dell’agroalimen­tare, eccellenze della nostra regione, che storicamen­te non hanno avuto un buon rapporto con le tecnologie digitali, ad utilizzare questi servizi».

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