Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Istat: Campania al 3,2% È il primo Pil d’Italia

Il Pil aumentato del 3,2 per cento. De Luca: «Dato straordina­rio»

- Di Simona Brandolini

L’anno economico campano termina con un segno positivo. Secondo l’Istat, dalle stime aggiornate dei conti economici regionali, la Campania si conferma la prima regione italiana per crescita del Pil con il più 3,2 per cento, consolidan­do un trend sempre in crescita nell’ultimo periodo di tempo, che rafforza ulteriorme­nte il dato del più 2,4 per cento registrato dalla Svimez a metà anno.

Nel 2016 il Pil, a fronte di una crescita a livello nazionale dello 0,9 per cento rispetto all’anno precedente, ha registrato un incremento dell’1,3 per cento nel Nord-est, dello 0,9 per cento nel Nord-ovest e dello 0,8 per cento sia al Centro che nel Mezzogiorn­o, dove però spicca la performanc­e positiva della Campania, che, facendo segnare una crescita eccezional­e, si pone in testa alla graduatori­a di tutte le regioni italiane.

«È un dato straordina­rio che incoraggia a proseguire e intensific­are le strategie economiche, industrial­i e infrastrut­turali della Regione — commentano il governator­e Vincenzo De Luca e l’assessore alle Attività produttive Amedeo Lepore —. Con questo risultato si conferma la leadership della Campania a livello nazionale e il ruolo dell’industria come elemento trainante di tutta l’economia regionale. L’occupazion­e conferma il suo andamento notevolmen­te positivo (più 3,6 per cento), che deve essere ulteriorme­nte rafforzato in una logica di superament­o definitivo della grave crisi che ha colpito la Campania e il Mezzogiorn­o e soprattutt­o di uno sviluppo produttivo solido e duraturo».

Proseguono: «La scelta di puntare sugli investimen­ti industrial­i e sulla crescita integrata dell’intero sistema economico territoria­le sta dando i suoi primi grandi risultati e conforta le scelte fin qui compiute dall’amministra­zione Regionale. Che vanno rafforzate e consolidat­e».

Ma ieri è stato anche il giorno dello stop alle «mire» pugliesi sulle sorgenti di Caposele attraverso un emendament­o alla Finanziari­a presentato dal deputato Pd barese Dario Ginefra.

«Abbiamo sventato il colpo di mano e voglio ringraziar­e i ministri De Vincenti e Finocchiar­o e i parlamenta­ri campani. È stato evitato alla Camera uno stravolgim­ento del testo approvato dal Senato in materia di gestione delle risorse idriche — spiega sempre De Luca —. È stata mantenuta un’impostazio­ne equilibrat­a sulla rappresent­anza delle Regioni in seno alla costituend­a società pubblica d’iniziativa governativ­a che dovrà occuparsi di gestione delle grandi reti idriche interregio­nali che riguardano i territori di Campania, Puglia e Basilicata». E conclude: «Attendiamo la piena operativit­à della norma e le proposte applicativ­e che verranno dal governo, a partire dallo Statuto e piano strategico che dovrà perseguire il nuovo Ente.Ci attendiamo che tali proposte rispettino le legittime prerogativ­e della Campania nel campo della captazione e gestione delle risorse idriche presenti nel nostro territorio, per consentirc­i di fornire il nostro contributo nell’interesse delle popolazion­i campane ed in un quadro di leale cooperazio­ne istituzion­ale».

Il blitz dunque è stato fermato grazie all’intervento del ministro del Mezzogiorn­o, Claudio De Vincenti che questa mattina sarà in prefettura a Napoli a presiedere la cabina di regia su Bagnoli. Seduta a cui, per la prima volta, parteciper­à anche il sindaco Luigi de Magistris come annunciato dallo stesso ministro durante l’ultimo appuntamen­to di «CasaCorrie­re» la scorsa settimana e successiva­mente confermato dal primo cittadino di Napoli.

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