Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Istat: Campania al 3,2% È il primo Pil d’Italia
Il Pil aumentato del 3,2 per cento. De Luca: «Dato straordinario»
L’anno economico campano termina con un segno positivo. Secondo l’Istat, dalle stime aggiornate dei conti economici regionali, la Campania si conferma la prima regione italiana per crescita del Pil con il più 3,2 per cento, consolidando un trend sempre in crescita nell’ultimo periodo di tempo, che rafforza ulteriormente il dato del più 2,4 per cento registrato dalla Svimez a metà anno.
Nel 2016 il Pil, a fronte di una crescita a livello nazionale dello 0,9 per cento rispetto all’anno precedente, ha registrato un incremento dell’1,3 per cento nel Nord-est, dello 0,9 per cento nel Nord-ovest e dello 0,8 per cento sia al Centro che nel Mezzogiorno, dove però spicca la performance positiva della Campania, che, facendo segnare una crescita eccezionale, si pone in testa alla graduatoria di tutte le regioni italiane.
«È un dato straordinario che incoraggia a proseguire e intensificare le strategie economiche, industriali e infrastrutturali della Regione — commentano il governatore Vincenzo De Luca e l’assessore alle Attività produttive Amedeo Lepore —. Con questo risultato si conferma la leadership della Campania a livello nazionale e il ruolo dell’industria come elemento trainante di tutta l’economia regionale. L’occupazione conferma il suo andamento notevolmente positivo (più 3,6 per cento), che deve essere ulteriormente rafforzato in una logica di superamento definitivo della grave crisi che ha colpito la Campania e il Mezzogiorno e soprattutto di uno sviluppo produttivo solido e duraturo».
Proseguono: «La scelta di puntare sugli investimenti industriali e sulla crescita integrata dell’intero sistema economico territoriale sta dando i suoi primi grandi risultati e conforta le scelte fin qui compiute dall’amministrazione Regionale. Che vanno rafforzate e consolidate».
Ma ieri è stato anche il giorno dello stop alle «mire» pugliesi sulle sorgenti di Caposele attraverso un emendamento alla Finanziaria presentato dal deputato Pd barese Dario Ginefra.
«Abbiamo sventato il colpo di mano e voglio ringraziare i ministri De Vincenti e Finocchiaro e i parlamentari campani. È stato evitato alla Camera uno stravolgimento del testo approvato dal Senato in materia di gestione delle risorse idriche — spiega sempre De Luca —. È stata mantenuta un’impostazione equilibrata sulla rappresentanza delle Regioni in seno alla costituenda società pubblica d’iniziativa governativa che dovrà occuparsi di gestione delle grandi reti idriche interregionali che riguardano i territori di Campania, Puglia e Basilicata». E conclude: «Attendiamo la piena operatività della norma e le proposte applicative che verranno dal governo, a partire dallo Statuto e piano strategico che dovrà perseguire il nuovo Ente.Ci attendiamo che tali proposte rispettino le legittime prerogative della Campania nel campo della captazione e gestione delle risorse idriche presenti nel nostro territorio, per consentirci di fornire il nostro contributo nell’interesse delle popolazioni campane ed in un quadro di leale cooperazione istituzionale».
Il blitz dunque è stato fermato grazie all’intervento del ministro del Mezzogiorno, Claudio De Vincenti che questa mattina sarà in prefettura a Napoli a presiedere la cabina di regia su Bagnoli. Seduta a cui, per la prima volta, parteciperà anche il sindaco Luigi de Magistris come annunciato dallo stesso ministro durante l’ultimo appuntamento di «CasaCorriere» la scorsa settimana e successivamente confermato dal primo cittadino di Napoli.