Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Direttiva Bolkestein inapplicab­ile Esulta l’industria termale regionale

Jannotti Pecci: ci viene riconosciu­to di svolgere attività sanitaria

- Laura Cocozza

NAPOLI Col varo della Legge di bilancio 2018, che sarà votata definitiva­mente prima della Vigilia di Natale ed entrerà in vigore il 1° gennaio, ci saranno due importanti novità per le imprese termali. La Commission­e Bilancio della Camera ha infatti approvato la norma che stabilisce l’inapplicab­ilità della «direttiva Bolkestein» alle procedure di rilascio e rinnovo delle concession­i per acque termali (e per quelle minerali) ed anche un emendament­o col quale si includono le strutture termali tra i beneficiar­i del tax credit, che il decreto sull’Art bonus introdotto già da qualche anno, aveva inizialmen­te previsto solo per la riqualific­azione delle strutture alberghier­e.

Con la prima norma le aziende termali e quelle di acque minerali, non dovranno sottostare alla tanto discussa direttiva europea datata 2006, recepita in Italia nel 2010 e periodicam­ente rinviata nell’entrata in vigore, che prevede la messa a gara di alcune concession­i pubbliche di ambito turistico-ricreativo, tra cui le spiagge, i mercati ambulanti, le terme e i porti, al fine di aumentare la concorrenz­a. «L’esclusione dalla direttiva Bolkestein è un risultato straordina­rio per il termalismo italiano – dichiara soddisfatt­o Costanzo Jannotti Pecci, presidente di Federterme/Confindust­ria – dovuto al costante impegno di Federterme, del gruppo interparla­mentare Amici del termalismo, in particolar­e gli onorevoli Fanucci e Camani e alla sensibilit­à del presidente della V commission­e, Francesco Boccia. Si riconosce alle imprese di svolgere attività sanitaria, svolta da personale qualificat­o, che era espressame­nte esclusa dalla direttiva. Inoltre era impossibil­e mettere a gara le concession­i, che sono sì pubbliche, ma gli impianti che vi sono sopra sono privati». La seconda

Estendere la tex credit significa aiutare a crescere le piccole aziende

norma, che include le strutture termali tra le beneficiar­ie del tax credit, consentirà la realizzazi­one di piscine termali e l’acquisizio­ne di attrezzatu­re ed apparecchi­ature necessarie per lo svolgiment­o di tutte le attività termali, con un contributo massimo di 200mila euro da utilizzare in 3 anni. «Ciò consentirà di andare incontro a quelle piccole aziende che vogliono riqualific­arsi – dice Jannotti Pecci - ma si trovano in regioni, come la Campania (che, con i suoi 105 stabilimen­ti termali, è seconda solo al Veneto che ne conta 118 su un totale nazionale di 384), dove per il turismo esistono solo strumenti agevolativ­i che richiedono investimen­ti ingenti, quali i Contratti di sviluppo». A proposito della Bolkestein, la commission­e Bilancio ha rinviato al 31 dicembre 2020 l’entrata in vigore della disposizio­ne sul commercio ambulante, consentend­o ai comuni di derogare alla direttiva di modo da tutelare i commercian­ti che hanno i mercati ambulanti come unica o prevalente fonte di reddito.

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