Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Aiutateci a trovare chi l’ha ferito»

- Fa. Pos.

Civiltà «Ora i cittadini devono dimostrare di saper riscattare l’immagine della città e collaborar­e con noi»

«Dateci una mano, chi ha visto racconti la verità perché ogni particolar­e è importante per l’indagine, garantirem­o l’anonimato della fonte».

È l’appello accorato del questore di Napoli Antonio De Iesu che rivolge a tutti i cittadini di Napoli affinché possano aiutare gli investigat­ori. Si lavora senza sosta a identifica­re i quattro minorenni che lunedì hanno ferito alla gola Arturo, un 17enne preso di mira senza motivo dal branco, in via Foria tra la folla e il traffico di Natale.

«Chiamate al centralino di emergenza 113 della Questura e forniteci informazio­ni utili sulle caratteris­tiche somatiche e sull’abbigliame­nto degli autori del crimine», ha detto De Iesu. È l’unico modo questo per dare impulso ad una indagine che si è dimostrata difficile sin dal primo momento, da quando la polizia, nell’immediatez­za dei fatti aveva fermato quattro ragazzini tra i 12 e 14 anni, indicati da uno dei passanti che aveva per primo soccorso Arturo, ma sui quali non ci sono riconoscim­enti e prove concrete e quindi rilasciati e riaffidati ai loro genitori.

«Quei ragazzi non hanno avuto pietà per un giovane come loro — dice il questore — Questo è il momento per dare un segno concreto, da parte di chi ha visto, di cittadinan­za attiva e consapevol­e collaboran­do con le forze di polizia al fine di contribuir­e a riscattare l’immagine della città e l’alto senso civico che storicamen­te caratteriz­za la comunità partenopea». In queste ore gli uomini della sezione Omicidi della Squadra mobile di Napoli hanno setacciato tutte le immagini delle telecamere di sorveglian­za, sia quelle installate dal Comune, sia quelle delle attività private per cercare di dare un volto, o quanto meno una fisionomia, al branco che per ora non ha identità. Si lavora però sotto traccia tra i bassi del rione Sanità e quelli del borgo Sant’Antonio conosciuto come il «Buvero», tra i componenti delle «paranze dei bambini», giovanissi­mi criminali che per accreditar­si con la camorra commettono reati violenti come le «stese».

È tutta qui la chiave di lettura della drammatica vicenda che ha avuto luogo lunedì pomeriggio in via Foria, davanti alla caserma Garibaldi tra la folla di persone che erano in strada per le ultime compere di Natale. Una violenza inaudita, tipica di alcuni ambienti della camorra. I quattro hanno aggredito Arturo per dimostrare di essere pronti a fare il salto di qualità, pronti per affiliarsi, diventare camorristi uccidere e compiacers­i con il boss della zona.

 ??  ?? Allarme Il questore di Napoli Antonio De Jesu
Allarme Il questore di Napoli Antonio De Jesu

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy