Corriere del Mezzogiorno (Campania)
I tre sopravvissuti rientrano in anticipo a Belluno
L’arrivo previsto oggi. Nicoletta Bressa è la sorella del sottosegretario agli affari regionali
«Ho sentito mia sorella al telefono e mi ha tranquillizzato: sta bene. Però non insistete: preferisco non rilasciare ulteriori dichiarazioni su questa vicenda».
Gianclaudio Bressa, sottosegretario di stato nel governo guidato da Paolo Gentiloni con delega agli affari regionali, è rimasto senza parole. La tragedia di Praiano dove ha perso la vita Mariangela Calligaro poteva causare altre vittime. Nicoletta Bressa, sorella del sottosegretario, si trovava proprio su quella stradina di cemento che corre lungo la costa quando un’onda violenta l’ha sorpresa facendola cadere in acqua insieme all’amica e a Carlo Talamini (marito della Calligaro). «Per fortuna mia sorella si è salvata e sta bene», ha commentato il sottosegretario Bressa.
Nicoletta fa l’insegnante al liceo scientifico Galileo Galilei a Belluno. Ed è lì che è iniziata la carriera del fratello, assessore comunale dal 1988 al 1990, sindaco per tre anni, e poi di nuovo consigliere. Infine è stato eletto deputato alle politiche del 1996 ed è cominciata la fase ‘romana’. La sorella ha tre figli, Andrea, Francesco e Sara, che ha sentito la sera stessa. «Abbiamo scoperto quello che era successo quando mia mamma ci ha chiamato – racconta Sara – era ancora in ospedale e mi ha spiegato quello che era successo. I medici avevano appena finito di farle tutti gli accertamenti necessari e le hanno detto che stava bene. Ed è così, almeno fisicamente perché è molto scossa. È stato uno shock. Per fortuna non ha nulla di rotto».
I tre superstiti dovevano rientrare a Belluno domenica, appena prima dell’inizio della scuola, ma hanno preferito anticipare il ritorno trovando un passaggio in macchina ieri sera. La salma di Mariangela Calligaro ha lasciato poco prima delle 18 la camera mortuaria dell’ospedale della Costa d’Amalfi. Nelle prime ore della giornata di oggi l’arrivo a Belluno dove si svolgeranno i funerali. Ieri intanto dal Veneto sono giunti alcuni parenti della donna e del compagno Carlo Talamini per il ritorno a casa. L’esame esterno del corpo, effettuato dal medico legale incaricato dalla Procura, ha stabilito che la donna sia morta a causa di un arresto cardiocircolatorio per annegamento. Sul volto presentava diverse ecchimosi quindi non si esclude che sia stata scaraventata dalle onde contro gli scogli. In mare è stato il compagno a tirarla verso di sé mentre con l’altra mano si reggeva a una boa. Un dato è certo: la 55enne, esperta nuotatrice, non è mai più tornata cosciente.