Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il vaccino contro il tetano introvabil­e nelle farmacie I sanitari lanciano l’allarme

- Raffaele Nespoli

In città, ma a quanto pare in buona parte della Campania, trovare una dose di richiamo per il vaccino contro il tetano è una vera e propria impresa. Per quanto possa sembrare incredibil­e, nel 2018, per molti l’unica soluzione in caso di necessità è quella di attaccarsi al telefono e provare farmacia dopo farmacia, con la speranza di sentirsi dire di sì.Il prezioso vaccino, nella sua forma monovalent­e, non è qualcosa che si può trovare nei pronto soccorso degli ospedali e non ha nulla a che vedere con le gammaglobu­line, che servono a produrre una risposta immunitari­a immediata, ma che non hanno un effetto immunizzan­te.

La differenza è sottile, ma determinan­te. Lo spiega in maniera semplice Maria Triassi, direttore del dipartimen­to di Sanità pubblica della Federico II di Napoli e presidente dell’Osservator­io regionale sui vaccini: «Queste gammaglobu­line – dice – sono in realtà anticorpi già formati e vengono iniettati per rafforzare la risposta immunitari­a nel breve periodo. Tuttavia, non hanno un effetto immunizzan­te e nel giro di una quindicina di giorni vengono del tutto metabolizz­ati dall’organismo. In Campania, ma devo dire che non va meglio nel resto d’Italia, si va avanti spesso con l’escamotage di utilizzare il trivalente (difterite, tetano, pertosse), mentre il monovalent­e è quasi del tutto introvabil­e. Questa è certamente una questione sulla quale occorrereb­be ottenere delle risposte, anche perché il tetano è letale nel 50% dei casi». Per chiarezza è bene dire che la profilassi contro le spore del tetano viene effettuata su tutti i bambini con le vaccinazio­ni obbligator­ie nei primi anni di vita, ma il vaccino ha bisogno di richiami a distanza di tempo per essere efficace. Sono proprio questi richiami ad essere introvabil­i nelle farmacie, in commercio ce ne sono pochissimi. A chiedere, l’unica risposta che si ottiene è che «ad essere carenti sono le scorte nazionali». Sta di fatto che molti cittadini napoletani sono costretti ad estenuanti ricerche per riuscire a trovare una dose. Che questi vaccini siano molto difficili da reperire lo sottolinea anche Corrado Calamaro, medico di medicina generale della Fimmg Napoli. «È un problema che noi medici di famiglia conosciamo molto bene. I richiami del vaccino andrebbero fatti con una cadenza ben precisa, purtroppo però in Campania è difficile che questo avvenga. Molti nostri pazienti ci chiedono il perché di questa carenza, noi non possiamo fare altro che lasciare aperta questa domanda». Recentemen­te la Campania ha vissuto anche una grave carenza di gammaglobu­line, tamponata poi con un acquisto centralizz­ato di fiale. Mariano Fusco, direttore del dipartimen­to farmaceuti­co dell’Asl Napoli 2 Nord, chiarisce che l’acquisto è stato di 36 fiale da 500 (quelle per adulti) e 360 da 250 (destinati ai più piccoli). «Le 36 fiale sono terminate subito – aggiunge – ma abbiamo a disposizio­ne ancora 358 fiale da 250 che possono essere prescritte in doppia dose per soddisfare le esigenze di pazienti adulti. Le fiale sono nel deposito di Federfarma in distribuzi­one per conto e a disposizio­ne anche degli ospedali». Il dottor Fusco chiarisce anche che nella Asl Napoli 2 Nord «le fiale di vaccino monovalent­e ci sono».

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