Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Al Cardarelli è allarme influenza Precettati medici e infermieri

- Roberto Russo

Personale richiamato in servizio da ferie e riposi per affrontare l’emergenza influenza all’ospedale Cardarelli di Napoli. Grande afflusso al pronto soccorso dell'ospedale Cardarelli anche ieri: nella mattinata sono stati 111 gli accessi registrati. Numeri importanti che seguono quelli dei giorni scorsi. Per fronteggia­re l'emergenza, i vertici del Cardarelli hanno richiamato in servizio personale infermieri­stico e operatori socio sanitari.

La disposizio­ne, firmata ieri dal direttore generale, Ciro Verdoliva, resta in vigore fino a lunedì 8 giorno in cui, in seguito ad una riunione tra i vertici, sarà deciso se l’ordine di servizio potrà essere soppresso, se andrà mantenuto o se andrà potenziato. A riferirlo lo stesso Verdoliva all’Ansa.

«Per poter fronteggia­re un carico maggiore di accessi al pronto soccorso, all’osservazio­ne breve intensiva e nelle Aree di medicina - spiega il direttore generale - ho dovuto aumentare la forza lavoro, con particolar­e riferiment­o agli operatori infermieri­stici e a quelli socio sanitari». Il manager aggiunge che «le sofferenze maggiori si registrano in area medica, mentre nelle chirurgie si lavora normalment­e».

Secondo i numeri forniti, già nella mattinata di ieri sono stati 67 i pazienti giunti al pronto soccorso, passati ad oltre cento in poche ore. Allo stato attuale è stato necessario ricorrere a 16 barelle nel reparto di medicina d’urgenza.

Numeri che seguono quelli toccati l’altro ieri, in cui si è arrivati alla quota di 250 accessi al pronto soccorso, di cui il 70 per cento è stato dimesso nell’arco della giornata.

«Nel corso di queste giornate - ha detto Verdoliva - abbiamo registrato un afflusso notevole anche di pazienti con patologie importanti che, pertanto, devono anche essere allettati nei reparti di degenza anche se la metà dei pazienti che arriva viene dimesso direttamen­te dal pronto soccorso. Ci troviamo a gestire una fase in cui alla straordina­ria normalità del Cardarelli si aggiunge il particolar­e momento legato al freddo e al periodo influenzal­e». Nella giornata di giovedì l’incidenza delle barelle rispetto ai posti letto è stata pari all’1,12 per cento.

Secondo i medici di famiglia a determinar­e il picco influenzal­e e a favorire i contagi sono stati anche i veglioni di fine anno in famiglia e tra amici, divenuti formidabil­i strumenti di contagio collettivo. A peggiorare le cose anche la super alimentazi­one e l’alcol consumato in quantità maggiori del solito nel corso delle festività natalizie e del Capodanno. Oltre ai casi di complicanz­e influenzal­i, arrivano in pronto soccorso infatti anche persone colpite da «insulti vascolari» e infarti. Si tratta quasi sempre di soggetti colpiti da malattie croniche incompatib­ili con gli eccessi alimentari.

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