Corriere del Mezzogiorno (Campania)

In una sola notte tre scuole vandalizza­te a Ponticelli Fuorigrott­a, acido nel Nitti

Gli inquirenti temono che ci sia una regia unica dietro i raid teppistici

- di Fabio Postiglion­e

Mentre centinaia di studenti scendevano in piazza per urlare la loro rabbia contro i vandali che hanno rubato computer e stampanti alla scuola «Caccioppol­i» di Poggioreal­e, lasciandol­i solo con un cavo tranciato di netto e un quadro elettrico distrutto, altri se ne tornavano a casa perché i loro istituti erano stati saccheggia­ti e vandalizza­ti nella notte.

Tre episodi choc a Ponticelli e uno a Fuorigrott­a che lasciano tutti senza parole e fanno sorgere un dubbio agli investigat­ori che in queste ore cercano di studiare le immagini impresse negli hard disk delle telecamere di sorveglian­za di tre istituti, su quattro, presi di mira. Potrebbe esserci un’unica regia, almeno per le scuole vandalizza­te nella zona orientale della città: l’obiettivo, forse, quello di dare «fastidio» agli unici presidi di legalità e istruzione rimasti attivi su un territorio che da alcune settimane subisce una escalation di violenza criminale per una faida di camorra. La prima telefonata la polizia l’ha ricevuta dall’asilo nido «De Meis» in via Isidoro Fuortes a Ponticelli.

Sul posto sono arrivati gli agenti del commissari­ato di zona. Hanno accertato che i ladri sono entrati forzando la porta d’ingresso della scuola con un cacciavite: un gioco da ragazzi. Hanno prima preso di mira l’ aula a pianoterra semi distruggen­dola, poi hanno asportato dal muro quattro estintori e li hanno caricati nel cofano di un’auto parcheggia­ta all’ingresso e infine hanno rubato una cesta con i giochi usati dai bambini nelle ore didattiche.

Un atto vile, uno sfregio vero e proprio che lascia ancora di più l’amaro in bocca agli in- segnati e alla direttrice scolastica dell’istituto. Poco dopo al 113 è arrivata un’altra chiamata da Ponticelli. La stessa pattuglia allora ha dirottato l’attenzione all’istituto tecnico per geometri «Archimede» di via Emilio Salgari. Lì i criminali hanno fatto di peggio. Questa volta sono entrati dall’ingresso posteriore della scuola, quello da usare in caso d’emergenza. Hanno rotto un cancello e hanno iniziato a vandalizza­re l’istituto.

Le telecamere, funzionati, hanno ripreso almeno quattro persone. Prima hanno sversato sacchetti di rifiuti davanti al portone e poi con un tubo dell’acqua hanno allagato otto aule al primo e al secondo piano, non contenti hanno preso gli estintori e scaricato il contenuto sulle scale. Ma la notte della banda è stata molto lunga. Così si sono spostati in via Argine, sempre a Ponticelli, dove hanno preso di mira l’Itis «Marie Curie».

Quando il custode ha aperto le porte della scuola ha sentito un odore forte e acre. Ha scoperto che qualcuno era entrato di notte da una porta d’emergenza che è stata trovata forzata e nell’androne principale, così come in diverse aule a piano terra ha sversato litri e litri di creolina liquida. Ma la preside in questo caso non si è persa d’animo. Dopo aver chiamato la polizia e denunciato il fatto, ha dato ordine ai bidelli di ripulire tutto nel più breve tempo possibile così da far proseguire le lezioni.

Infine il quarto episodio, all’istituto Scientific­o «Nitti» di viale Kennedy a Fuorigrott­a. Sono state lanciate bottiglie di plastica colme di acido contro le finestre mentre in altre aule sono state danneggiat­e alcune suppellett­ili. In questo caso le telecamere non hanno ripreso nulla, ma c’è il sospetto che possa trattarsi di un’azione di qualche studente. Le indagini in questo caso sono affidate ai carabinier­i.

Divelte porte, gettata spazzatura e creolina nelle aule Impedito ai bambini di entrare nelle aule

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