Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Simone Verdi si avvicina alla squadra di Sarri: tre varianti tattiche per la volata-scudetto
L’attaccante del Bologna si avvicina agli azzurri Sarri con lui in squadra ha tre varianti tattiche
Il Napoli ha puntato tutte le sue fiches su Simone Verdi e il giocatore sta maturando l’idea del trasferimento a gennaio. Scioglierà definitivamente la riserva al rientro dalle vacanze, e se l’operazione dovesse concludersi entro il 21, chissà che l’attaccante non possa esordire, il 22, proprio contro il Bologna. Più una suggestione che un’ipotesi reale, certo. La contrattualistica del Napoli ha i suoi tempi e tra l’altro Sarri difficilmente lo inserirebbe, appena arrivato, dal primo minuto. Se l’investimento, come sembra, dovesse andare a buon fine, il club di Aurelio de Laurentiis si sarebbe assicurato un talento del calcio italiano, anche in chiave prospettica. A prescindere dagli allenatori che verranno se e quando Sarri dovesse andar via. Il futuro però è adesso, il Napoli costruisce l’obiettivo scudetto e Verdi, per le sue caratteristiche, sarebbe una pedina fondamentale. Non soltanto per consentire un momento di respiro a Callejon, ma anche a Insigne e Mertens, la sua duttilità darebbe a Sarri la possibilità di cambiare modulo, almeno a gara in corso. Verdi a Empoli faceva il trequartista in concorrenza con Saponara, che arrivò dopo. A Bologna fa l’esterno di quelli che ripiegano con naturalezza
Può dare respiro a Callejon o a Insigne ma con loro due stare dietro a Mertens
anche in fase difensiva. Con lui in campo il Napoli versione tre punte può trasformarsi in un albero di Natale con Callejon in panchina e Insigne e Verdi alle spalle di Mertens. Diverse le soluzioni a disposizione dell’allenatore che può immaginare di giocare con tutte e quattro le punte e un centrocampo a due con Allan e Hamsik. Schema classico (o quasi) invece il 4-2-3-1 con Mertens o anche Milik (quando sarà recuperato completamente) centravanti davanti a Callejon, Verdi e Insigne.
L’erba dunque del San Paolo sempre con Verdi, che con tutte le soluzioni a disposizioni ha molte più garanzie di giocare di quanto lui stesso creda in questo momento.
In questi tre diversi schemi ipotizzati non c’è Roberto Inglese, il centravanti che il Napoli ha già acquistato e che a questo punto potrebbe posticipare il suo trasferimento a giugno, quando gli assetti del nuovo mercato potrebbero modificare ulteriormente l’attacco.
Verdi, intanto, riflette e nella sua testa c’è il ricordo della sua prima rete in serie A a dicembre del 2014. Era Napoli-Empoli, sulla panchina dei toscani c’era Maurizio Sarri e la partita finì 2-2. In quella occasione il giocatore assaporò il clima di euforia del San Paolo e la sua decisione ne terrà conto, così come delle ambizioni della squadra allenata da un tecnico che conosce. L’allenatore tiene a ribadire che Verdi non è un suo pupillo, evidentemente solo un giocatore che in questo momento fa al caso suo.