Buratto-Mimì: il debutto mi entusiasma

«È fin troppo scontato dichiarare il proprio entusiasmo per cantare nel più bel teatro del mondo, ma nel mio caso, debuttare in Italia nel ruolo di Mimì , nel teatro che Puccini avrebbe voluto per la prima di “Bohème” è davvero entusiasmante». Così il soprano Eleonora Buratto parla del suo nuovo impegno da stasera al Teatro San Carlo ne «La Bohème» di Giacomo Puccini con la regia di Mario Pontiggia e la direzione musicale di Stefano Ranzani. La cantante sarà per la prima volta la protagonista del capolavoro pucciniano in quattro quadri su libretti di Illica e Giacosa. Il soprano, beniamino degli spettatori del Lirico napoletano per i molti successi sul palco sancarliano, dando voce a Mimì, avrà accanto il tenore Jean-François Borras nel ruolo di Rodolfo, il baritono Mario Cassi in Marcello e il soprano Francesca Dotto in Musetta. «Sono felice di interpretare Mimì dopo avere cantato Musetta nel 2012 – aggiunge Eleonora – e ciò mi offre una visione più completa e profonda della partitura. La regia di Pontiggia è tradizionale, ma attenta ad ogni dettaglio così che nuovi aspetti del dramma emergono. Mimì, ad esempio, fino al terzo atto si comporta come se fosse sana, esorcizza la malattia, oppure l’amore per Rodolfo riesce temporaneamente a concedere una remissione del morbo». Napoli è nel cuore di Eleonora Buratto e l’artista, infatti, conclude: «Riesco a comprendere il motivo per cui Puccini volesse la prima al San Carlo; è uno spirito “napoletano” ad animare i giovani bohèmien , quella capacità di trarre il massimo dal poco di cui si dispone e quella ironia per rivolgere a proprio favore le situazioni, senza però rinunciare alla sensibilità e a un senso alto di amicizia solidale».