Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Fuma sul balcone di casa Ferita misteriosamente da un proiettile vagante
Pianura, la donna raggiunta a una caviglia da un colpo vagante mentre parlava al cellulare
Una donna di 57 anni è
NAPOLI stata ferita di striscio con un colpo d’arma da fuoco alla caviglia mentre - da quanto ha riferito ai carabinieri - parlava al telefono sul balcone della propria abitazione a Napoli. Il fatto è accaduto in Via Torricelli nel quartiere periferico di Pianura. La donna è stata portata in ospedale, dove è stata medicata e poi dimessa.
I carabinieri stanno svolgendo indagini; verosimilmente, secondo le prime ipotesi, si tratterebbe di un proiettile di rimbalzo. L’episodio è accaduto intorno alle venti. È stata la stessa vittima del ferimento a confermare ai militari che il proiettile l’avrebbe raggiunta mentre s’intratteneva a parlare con il cellulare sul balcone di casa sua. Occorrerà ora approfondire le indagini. Se verrà confermata la dinamica dell’accaduto si tratterà del terzo caso di ferimento accidentale nel mese di gennaio. In particolare durante la notte di Capodanno sarebbero stati esplosi colpi di pistola per festeggiare in vari quartieri napoletani. A San Giovanni a Teduccio, il primo giorno dell’anno, un 12enne era rimasto ferito mentre al balcone in compagnia dei familiari festeggiava la mezzanotte.
Il piccolo festeggiava l’arrivo del 2018 con i suoi quando è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco alle gambe. A sparare sarebbero stati giovanissimi in sella a scooter che avrebbero deciso di «festeggiare» in maniera criminale l’ingresso dell’anno nuovo. Un altro uomo era stato ferito da un proiettile vagante a Capodanno, mentre si trovava a bordo della sua auto in via San Giovanni a Carbonara.
Si tratta di Vincenzo Natale, 51 anni, dipendente della Nato. Il proiettile vagante lo ha ferito nella parte bassa della schiena. L’uomo è stato ricoverato all’ospedale Loreto mare ed è apparso molto provato dalla drammatica esperienza.
In un primo tempo l’uomo aveva pensato di lasciare Napoli e trasferirsi altrove perché vinto dallo sconforto. Poi ha detto: «Non possiamo darla vinta a questa gente». Ma resta la consapevolezza di vivere in una città ad alto rischio.