Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Calcio, lunedì incontro con Verdi
Il patron pronto ad aumentare l‘ingaggio e abolire la clausola
Blitz di De Laurentiis a casa di Maurizio Sarri Tratta il rinnovo e l’abolizione della clausola
Aurelio De Laurentiis
NAPOLI ne sa una più del “diavolo”. Anticipa tutti, soprattutto gli estimatori del suo allenatore Maurizio Sarri, bruciando un possibile allungo del Milan. In gran segreto e con un bel regalo si era presentato a Figline Valdarno nel giorno della vigilia del compleanno del tecnico toscano. Il cadeau, e va bene. Glielo aveva fatto recapitare anche l’anno scorso e due stagioni fa. Ma De Laurentiis stavolta ha sentito la necessità di fargli sapere in maniera riservata e lontano dalle luci della ribalta di Napoli che gli piacerebbe che il matrimonio continuasse, oltre gli obiettivi stabiliti. Oltre il famoso patto scudetto di cui tanto si è parlato. Il contratto non ha certo una scadenza imminente - 2020 ma il dettaglio della clausola di otto milioni, esercitabile dal 2 febbraio al 31 maggio prossimi, gli ha suggerito di accorciare i tempi. Il presidente azzurro, due giorni dopo l’incontro, ha condiviso con i tifosi la sua trasferta in Toscana. Ai microfoni di radio Kiss Kiss ha detto: «Siamo stati insieme sei ore, in perfetta armonia. Abbiamo anche bevuto dell’ottimo vino rosso». Non era certo un appuntamento ufficiale, non erano presenti nè il direttore sportivo Giuntoli, nè il procuratore e amico di Sarri, Alessandro Pellegrini. Certi discorsi, il patron azzurro, preferisce farli senza intermediazioni. L’intenzione, prospettata all’allenatore è quella di allungare ulteriormente il contratto, rivedere in maniera significativa le cifre - allo stato il compenso sfiora i due milioni - e soprattutto abolire la «fastidiosa» clausola rescissoria che per quanto alta (otto milioni) tiene Sarri costantemente sul mercato. In sei ore Sarri e De Laurentiis hanno affrontato tanti temi relativi al Napoli e certo le parti non si sono strette la mano su un nuovo accordo raggiunto. Non c’è fretta per Sarri e, ora, neanche più per De Laurentiis che a tre settimane dal 2 di febbraio ha voluto solo rinnovargli stima, fiducia e prospettargli un contratto più facoltoso, adeguato insomma ai risultati che ha ottenuto con il Napoli. Se agli estimatori non c’è soltanto il Milan ma anche il Paris Saint Germain venisse in mente di fare offerte ufficiali, Sarri sa che il suo club è disposto a riconoscergli altrettanta generosità. Dovrà valutare, riflettere e soprattutto capire realmente gli stimoli per il prossimo anno. Il suo futuro potrebbe essere legato a molti dei giocatori della rosa attuale e di cui maggiormente si fida. Per ora sa, bisognerà in che termini possa esserci convergenza tra offerta e aspettativa economica. Il tema del mercato, Verdi e Deulofeu; l’arrivo di Machach ed eventuali altri innesti. Di tutto ciò De Laurentiis ha parlato ai microfoni della radio ufficiale, lasciando intendere che soprattutto a gennaio, l’ultima parola spetta a Sarri.
«Deulofeu o Verdi? È Sarri il “finalizzatore” delle nostre decisioni. Per gli innesti immediati, abbiamo bisogno che lui ci dica che il nuovo acquisto non avrà bisogno di sei mesi di tempo prima di giocare. Il “Va Pensiero” Verdiano può essere sicuramente uno spartito a noi più consono», riferendosi evidentemente alla predilezione per l’attaccante del Bologna. «Impossibile ora pensare a pezzi da novanta, in estate abbiamo maggiore margine. Aspettiamo anche i reinserimenti di Milik e di Ghoulam». Anche su questo con Sarri c’è sintonia, l’allenatore ha chiesto per ora un solo innesto di qualità. E spera che Verdi alla fine lo accontenti».
La scadenza Il contratto dell’allenatore è già lungo (2020) ma dal 2 febbraio e fino al 31 maggio un qualsiasi club potrebbe portarlo via da Napoli pagando otto milioni, il valore della penale