Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Portarinfuse per tutto il mondo Chiusa un’esperienza di 160 anni
Ascesa e declino delle famiglie Rizzo, Bottiglieri e De Carlini
Rbd Armatori, che fa
NAPOLI capo alle famiglie Rizzo, Bottiglieri e De Carlini, armatori di Torre del Greco decretati fallito dal Tribunale di Torre Annunziata, è stato uno dei più importanti gruppi nazionali nel settore delle bulkarrier (portarinfuse) e petroliere di grande capacità.
La loro storia moderna inizia quando la famiglia Bottiglieri, due fratelli e una sorella, dopo il trasferimento dalla Grecia di nuovo in Italia agli inizi degli anni ‘90 e dopo la morte del patriarca Giovanni, avvenuta agli inizi degli anni 2000, iniziò la separazione delle attività. Nell’arco di pochi anni vennero costituite tre flotte: la Giuseppe Bottiglieri e la Michele Bottiglieri con sede a Napoli mentre Rbd Armatori decise di restare a Torre del Greco nella magnifica villa Olivella. Per entrambe le flotte fu un periodo di grande splendore. Noli alti e basso costo delle costruzioni spinse gli armatori, ma sopratutto Rbd, ad ordinare nuove navi, per lo più ai cantieri cinesi e giapponesi. Le commesse furono decine e venne costituita una delle più grandi flotte di navi portarinfuse, ma anche cisterne, tanto che il fenomeno fu più volte studiato dagli analisti come una best practice.
Nel momento di massimo exploit, Rbd aveva in ordine ai cantieri ben 18 navi. Si credeva che il momento magico dei noli da carico secco non terminasse mai. E così pure i guadagni. Il pensiero, quindi era rivolto a diversificare. E infatti le famiglie Bottiglieri, De Carlini e Rizzo, tutte imparentate tra loro, decisero d’investire sia nell’immobiliare l’acquisto dell’hotel La Palma di Capri - sia nelle acque minerali con l’acquisizione del gruppo Fiuggi.
Spettacolari le consegne delle navi in Cina. Alcune portavano i nomi di famiglia (Grazia Bottiglieri, Giuseppe Mauro Rizzo, Orsola Bottiglieri), altre nomi come Anema e Core, in omaggio allo chansonnier caprese, Guido Lembo, amico di famiglia. Nel 2009 nei cantieri di Shanghai fu varata la bulk carrier Roberto Rizzo, lunga 292 metri, larga 45 e con 176 mila tonnellate di portata, allora l’unità di settore più grande della flotta italiana. Nel 2012 la consegna dell’ultima nave, la 18esima, la petroliera Maria Bottiglieri che concludeva il ciclo iniziato solo nel 2006.
La crisi dei mercati del carico secco e per certi versi anche del liquido si faceva, però, sempre più concreta. Era il 2008, i noli in forte discesa e la riduzione del valore delle navi non costituivano un buon segnale per le banche che avevano finanziato le operazioni. Alcune ristrutturazioni del debito, così come altre operazioni finanziarie, non andarono a buon fine. Anche per ragioni diverse fallì prima Di Maio, poi Deiulemar, anche questo acronimo di tre famiglie di Torre del Greco, i Della Gatta, Iuliano e Lembo (da non confondersi con lo chansonnier).
Con il fallimento della Rbd Armatori si ferma una storia come spesso ricordavano le note stampe di vari e consegne di navi - lunga 160 anni.