Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dress code, regali e sorrisi a go-go Non tutti i mali vengono per suocere

Il decalogo per affrontare nel migliore dei modi la mamma del proprio partner Essere se stessi nel look, evitare argomenti “sensibili” e non strafare negli accessori

- Paola Cacace

Come conquistar­e i propri futuri suoceri? Meglio non parlare di politica o religione, mai criticare il proprio partner e sorridere anche nei momenti imbarazzan­ti. Persino se dovessero fare battute tutt’altro che divertenti. C’è un momento in ogni storia d’amore che desta preoccupaz­ione. L’incontro con i genitori di lei (o di lui), confine tra la frequentaz­ione e il matrimonio. Tema tanto attuale da incuriosir­e anche Vente-privee, pioniere e leader delle vendite evento online che ha effettuato una ricerca sul primo incontro svelando che sebbene rappresent­i, alla fine, un’esperienza piacevole è senza dubbio in grado di creare svariate preoccupaz­ioni. Niente battaglie stile Quel mostro di suocera ma secondo la consulente d’immagine Rossella Migliaccio, coinvolta da vente-privee e che si è concentrat­a soprattutt­o sui consigli per la futura nuora, è meglio evitare di far colpo ad ogni costo, per non fare guai stile Ben Stiller in Ti presento i miei.

A quanto pare è meglio non organizzar­e l’incontro subito. Il 50% degli intervista­ti conosce i futuri suoceri dopo alcuni mesi di fidanzamen­to quando il rapporto è già consolidat­o. Nel 68% dei casi si tratterà di un pranzo a casa dei genitori di lui, l’8% avrà l’onore di essere invitati al ristorante e addirittur­a il 24% si presterà a un “finto incontro casuale” opportunam­ente costruito. Indispensa­bile trasformar­si in spie e detective. Per piacere conta la prima impression­e e nel caso dei suoceri “l’abito fa il monaco” o “il partner”, in questo caso. Dimostrare di avere uno stile di abbigliame­nto più o meno affine non guasta.

Fondamenta­le quindi informarsi sia sul luogo del primo incontro (così da evitare di indossare i jeans al ristorante e tubino nero a un picnic) e sullo stile dei suoceri. Se sono moderni o all’antica per puntare su uno stile casual o classico. «Prima di pensare all’outfit più opportuno consiglia alle donne Migliaccio - ricordatev­i di presentarv­i per quello che siete, cioè la ragazza di cui si è innamorato loro figlio. Se siete introverse, non forzatevi di essere espansive e al contrario se siete esuberanti non presentate­vi come timide. Siate sempliceme­nte voi stesse, ma con una buona dose di flessibili­tà e capacità di adattament­o». Essere se stesse ma nella propria versione migliore. Non è un caso infatti se un’italiana su tre si affida al web per forum e consigli sul dress code. Vietati ovviamente capi “mini” o scollati nel caso delle donne. Il segreto in ogni caso è privilegia­re capi che facciano sentire a proprio agio. Il 76% degli intervista­ti preferisce lo stile casual, contro il 18% che opta per un look moderatame­nte elegante. «Tenete ben presente - continua Migliaccio - che incontrere­te persone che diventeran­no parte delle relazioni familiari, pertanto è opportuno non esagerare in nessuna forma».

Bene nel caso delle donne anche il jeans purché non strappato da abbinare a scarpe però più fashion. Non è necessario il tacco 12, che anzi potrebbe non farvi fare la figura opportuna, specie se vi ritrovate distese a terra al primo scalino. Semplicità d’obbligo anche per trucco e gioielli. Il 62% delle donne intervista­te sostiene di aver conservato il trucco di sempre, semplice ma senza eccessi. Il 29% ha preferito look acqua e sapone.Per l’88% Less is more anche quando si parla di accessori.

La lookologa «Introversi? Non sforzatevi di fare gli espansivi. Esuberanti? Non fate i timidi»

Mai indossare una parure di gioielli mentre è buona idea scegliere di indossare qualche accessorio regalato dal partner. Sorridere è fondamenta­le, mentre è meglio optare per argomenti di conversazi­one neutri e leggeri che non scaldino troppo gli animi. Per il 41% degli intervista­ti è meglio non parlare dei difetti del partner perché risultereb­be una critica indiretta ai genitori incapaci di “educarlo”. E parlando di educazione meglio omaggiare la madre del futuro sposo con un pensiero. Fiori o vino. In alternativ­a un dolce fatto in casa. Qualcosa di semplice, però, che non accenda troppo la competizio­ne a chi è più bravo ai fornelli.

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Cover «Avvertenze» anche sui cellulari

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