Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Magistris: «Sarò candidato Ma solo alle politiche del 2023»
«Io, citato da Romeo per 10 milioni e denunciato da Salvini»
Per la prima volta Luigi de Magistris fissa una dead line: «Mi candido alle Politiche del 2023, allora ci metterò la faccia». Eccolo, dunque, l’orizzonte temporale del primo cittadino, sebbene in politica cinque anni siano un tempo davvero infinito.
Finora aveva sempre parlato
NAPOLI dei possibili appuntamenti per Dema, il suo partito, e dell’impegno al Comune di Napoli che porterà «avanti fino all’ultimo giorno». Ma mai, Luigi de Magistris, aveva spiegato cosa volesse fare davvero una volta terminata la sua esperienza in Municipio, a giugno del 2021. Ora invece fissa una dead line: «Mi candido alle Politiche del 2023, allora ci metterò la faccia». Eccolo, dunque, l’orizzonte temporale del primo cittadino, sebbene in politica cinque anni — cinque — siano un tempo davvero infinito durante il quale gli scenari politici cambiano mille volte. Inoltre, fosse come dice il sindaco, staremmo parlando di due anni dopo la fine del suo mandato al Comune di Napoli durante i quali, cosa farebbe? Di sicuro, questa sua affermazione, se non verrà ritrattata, spiega tante cose. E soprattutto, lascia libera la casella per le Europee a suo fratello Claudio, segretario di Dema, che a malincuore ha dovuto rinunciare a misurarsi col voto del 4 marzo nel collegio uninominale dell’Arenella-Vomero.
Nell’assemblea di Dema, lunedì scorso, il sindaco ha però annunciato che la tappa in cui si misurerà il suo partito saranno le Europee del 2019. Poi si cercherà fortuna anche alle Regionali del 2020. Intanto, però, ora, rivelando che a lui toccherà solo una volta terminato il mandato al Comune,
L’affondo L’ex magistrato attacca il leader leghista: «Lui ministro dell’Interno? Desalvinizziamo Napoli»
si capisce che «il» de Magistris possibile candidato alle Europee con il listone di Varoufakis, sarà suo fratello. Del resto, pur non essendo incompatibile, per il primo cittadino sarebbe stato pressoché impossibile mantenere contestualmente — nel caso di elezione — la carica di parlamentare europeo e di sindaco di Napoli.
L’annuncio di de Magistris arriva a margine della presentazione alla Domus Ars del libro «Demacrazia. Il popolo è il mio partima, to. Il manifesto di Luigi de Magistris», scritto da Giacomo Russo Spena: «La mia e nostra forza è data da un forte rapporto di connessione con la gente. Io sono altoparlante dei bisogni delle persone, non vogliamo costruire un partito ma siamo consapevoli che il movimento Dema non è ancora organizzato a sufficienza per fare quel salto che ci porta fuori dai confini della città in modo solido». «A maggio ci sarà il primo congresso del movimento», ha raccontato il leader di De- «un momento importante in cui si vedrà se è maturo per le grandi sfide come le europee, le regionali, le comunali e le politiche che saranno la quarta volta in cui mi candiderò». «Le altre volte in cui mi sono candidato ho vinto come parlamentare europeo con mezzo milione di voti, due volte come sindaco e credo che metterò la faccia la quarta volta come candidato alla prossime politiche che dovrebbero essere nel 2023».
Sempre a proposito del suo futuro, il sindaco ha poi raccontato: «Alfredo Romeo mi ha citato per 10 milioni di euro e devo andare a difendermi e l’ottimo futuro, se vince le elezioni la destra, ministro dell’Interno, Matteo Salvini, mi ha denunciato alla Procura della Repubblica di Napoli, dopo l’ultima volta che è stato qua». Ed ancora: «Ho sentito che se Berlusconi dovesse vincere le elezioni, Salvini sarebbe ministro dell’Interno. Significa che dopo aver derenzizzato Napoli, dovremmo anche desalvinizzarla». Il sindaco ha detto di non fare campagna elettorale per nessuno e che Dema non si schiererà». Ma il suo linguaggio, fa pensare diversamente.