Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Renzi a caccia dell’anti Di Maio Spunta Calenda

Parte dal Cilento la petizione di centinaia di amministra­tori per Franco Alfieri

- Simona Brandolini

A qualche amico fidato napoletano Matteo Renzi ha inviato il seguente sms: «Dobbiamo trovare un profilo in grado di competere con Di Maio nel suo collegio. So che è difficilis­simo, ma proviamoci. Pensiamo ad uno sportivo, a una ricercatri­ce universita­ria, magari a un medico pro-vaccini o a un uomo radicato nell’associazio­nismo». Insomma è caccia aperta allo sfidante dem da catapultar­e nel collegio impossibil­e di Pomigliano d’Arco. E chi potrebbe essere l’anti-Di Maio? Al Nazareno circola una soluzione di grande suggestion­e, a meno di non trovare un giovane kamikaze da immolare sulla pira di piazza Primavera. Dopo un periodo burrascoso, Carlo Calenda, ministro dell’Industria, è diventato un grande sostenitor­e del leader Pd. Che lo corteggia, vorrebbe si candidasse proprio in chiave antigrilli­na. Calenda è stato amministra­tore delegato del Cis di Nola prima di tornare a Roma. Ha relazioni forti con il mondo imprendito­riale e soprattutt­o sul piano della comunicazi­one ha dimostrato di avere più carte da giocare di molti altri. Per questo, si sussurra, stanno scendendo invece le quotazioni di un altro ministro quello del Mezzogiorn­o, Claudio De Vincenti, che fino a pochi giorni fa aveva la candidatur­a campana in tasca. Ipotesi, certo. Visto che l’unico candidato vero e in campo resta solo Paolo Siani contro il quale, invece, scarseggia­no gli aspiranti avversari

Al Cis Il ministro è stato anche manager del Cis di Nola prima di tornare a Roma

nel collegio del Vomero. Un nome quello di Siani che, con ogni probabilit­à, potrebbe essere speso alle prossime comunali, come già s’era pensato di fare, tra l’altro. Quel che è certo che Renzi sta costruendo le candidatur­e intorno ai temi della campagna elettorale. Vaccini, lavoro e naturalmen­te Europa. Tant’è che con ogni probabilit­à sarà data la deroga agli europarlam­entari che vogliono tornare in Italia. In Campania l’hanno chiesta Pina Picierno e Nicola Caputo, la loro elezione farebbe scattare il primo dei non eletti, Giosi Ferrandino, nuovo testimonia­l del garantismo dem.

Per quanto riguarda gli uscenti e gli aspiranti, uno squadrone, c’è il panico. I più serafici e agguerriti sono sempre i salernitan­i. Piero De Luca, quasi sicurament­e, dovrebbe essere candidato capolista al proporzion­ale, evitando la battaglia in prima persona. Ma il più arrabbiato di tutti è Franco Alfieri. Il capo di gabinetto del governator­e Vincenzo De Luca, nonché ex consiglier­e del presidente per il settore Agricoltur­a, nonché plurivotat­o sindaco di Agropoli, ormai passato alle cronache come «mister frittura di pesce», ha dalla sua centinaia e centinaia di amministra­tori cilentani. Che, lo avevano annunciato e lo hanno fatto, stanno raccoglien­do le firme a favore della candidatur­a di Alfieri. Oggi si chiuderann­o le iscrizioni, la petizione sarà inviata a Roma a Matteo Renzi.

«È un ulteriore elemento per far prendere contezza al gruppo dirigente romano quanto sia importante per noi la candidatur­a autorevole di Franco Alfieri — spiega Luca Cerretani vicepresid­ente della Provincia di Salerno —. Franco potrebbe essere candidato anche altrove, perché ha voti in tutta la Campania, ma noi lo vogliamo qui. Inoltre sarebbe la seconda volta che viene escluso, sarebbe una delusione enorme, da tanto aspettiamo questa candidatur­a». Basta farsi un giro sulla pagina fb di Luca Cerretani per capire che quel che dice e ai comuni mortali appare esagerato, nel Cilento-Vallo di Diano è pura realtà. «Franco — termina — è stato sempre il primo eletto, sindaco con l’88 per cento, perché è trasversal­e. Ogni altro candidato non avrebbe lo stesso favore sui territori. Al momento anche gli altri partiti aspettano di sapere quale sarà il suo collegio».

 ??  ?? Chi è Carlo Calenda è nato a Roma il 9 aprile 1973 Nel 2016 è entrato nel governo Renzi, poi confermato da Gentiloni
Chi è Carlo Calenda è nato a Roma il 9 aprile 1973 Nel 2016 è entrato nel governo Renzi, poi confermato da Gentiloni

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