Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Stazioni metrò a rischio Il direttore delle linee: «Sono presidiate da 90 guardie giurate»
Orazzo: ma non svolgono funzioni di polizia
«In servizio fra metropolitana linea 1 e funicolari abbiamo novanta guardie giurate. Sono armate ma, sia assolutamente chiaro, non sono autorizzate a svolgere compiti di polizia giudiziaria né a gestire l’ordine pubblico».
Vincenzo Orazzo, direttore d’esercizio delle linee metropolitane e funicolari di Anm, fa il punto sui controlli all’interno degli impianti dove sono in attività i mezzi su rotaie dell’azienda di trasporto napoletana.
«Negli ultimi giorni ci sono stati episodi che hanno in qualche modo coinvolto la metropolitana. Noi —sottolinea l’ingegnere — spendiamo circa due milioni e mezzo all’anno per controlli che sono utilissimi e che hanno molte articolazioni indispensabili. Ma si tratta di attività che garantiscono esclusivamente la
security, da non confondere con la safety».
Due facce della stessa medaglia, che però fanno riferimento ad attività diverse: la
security attiene all’ordine e alla sicurezza pubblica, la safety è intesa come l’insieme delle misure a tutela della incolumità delle persone.
«Il controllo dei nostri agenti è riferito solo alle aree interne di stazione. Inoltre le guardie giurate possono intervenire solo in flagranza di reato — aggiunge Orazzo — e non perquisire o effettuare controlli. Ci sono solo due eccezioni che riguardano la possibilità che i civili svolgano questi compiti: i controlli all’ingresso degli stadi e quelli negli aeroporti».
L’attività delle guardie giurate nelle stazioni ha due finalità: serve da deterrente, in senso generale, ed è utile — dati alla mano — a tutelare il patrimonio. «Le stazioni vanno difese e, storicamente, la presenza degli agenti è fondamentale per tutelare le strutture e le opere d’arte che altrimenti finirebbero al centro di vandalizzazioni continue. Per il resto — sottolinea Orazzo — quando ci sono problemi diversi e più specifici gli agenti preferiscono contattare e coinvolgere le forze dell’ordine. In tanti ci scrivono facendoci notare i problemi all’ingresso delle stazioni, sopratutto in zone più problematiche, ma si tratta di aree dove non sono previsti i nostri controlli. Che sono riferiti anche al trasporto di valori e al sostegno agli agenti di stazione».
Sono molte le sollecitazioni che Anm riceve da parte di utenti, pendolari, viaggiatori che chiedono maggiori controlli anche sulle carrozze in viaggio. «Cerchiamo di recepire ogni suggerimento, ma oltre un certo limite non possiamo spingerci. Per la cronaca — sottolinea l’ingegnere — ci sono luoghi insicuri in tutto il mondo. A mia moglie hanno sfilato il portafogli dalla borsa a bordo della metropolitana a Barcellona. Nei luoghi affollati può capitare. Ma a Napoli capita anche che portafogli, telefonini e valori vengano restituiti ai legittimi proprietari proprio grazie all’intervento delle guardie in servizio nelle stazioni».
La presenza degli agenti serve anche per tutelare strutture e le opere d’arte