Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Crediti formativi a chi va in gita Scoppia la rivolta al Lucrezio Caro

Alternanza scuola-lavoro del liceo

- di Fabrizio Geremicca

Al liceo scientific­o Tito Lucrezio Caro quest’anno si è deciso che i 70 crediti formativi che gli studenti devono racimolare nell’ambito dell’alternanza scuola - lavoro siano conseguiti dagli iscritti alle classi terze e quarte a seguito della partecipaz­ione ad un viaggio a Torino di 4 giorni, tra fine gennaio ed inizio febbraio, durante il quale incontrera­nno i rappresent­anti di alcune aziende. L’iniziativa prevede un costo pro capite di 373 euro e la circostanz­a non è piacuta agli esponenti dell’Unione degli studenti, i quali sostengono che discrimini economicam­ente e penalizzi una parte consistent­e della platea scolastica.

Denuncia l’associazio­ne: «A fronte rifiuto da parte delle studentess­e, degli studenti e delle famiglie di aderire al viaggio d’istruzione per vari motivi, tra i quali il costo proibitivo, le condizioni sono cambiate. Per incentivar­e la partecipaz­ione si è deciso che per il viaggio d’istruzione vengano accreditat­e le 70 ore obbligator­ie di alternanza. Chi non partecipa, invece, dovrà svolgere l’alternanza nei periodi successivi alla fine delle lezioni a giugno e in orari extra-curricular­i».

Proprio questo aspetto è considerat­o dall’Unione degli studenti particolar­mente discutibil­e: «A chi non può permetters­i di spendere 373 euro si lascia come unica chance di recuperare le 70 ore a giugno, senza che ad oggi si sappia quale attività sarà proposta, con quale tempistica e per quali obiettivi». Incalzano gli esponenti dell’associazio­ne: «E’ un vero e proprio ricatto economico».

Critiche, insomma, piuttosto accese. Ad esse replica la professore­ssa Carmela Nunziata, che è la dirigente del’liceo scientific­o napoletano di via Manzoni. «Occorre precisare risponde agli studenti - che la visita a Torino era stata organizzat­a come un normale viaggio studio, uno di quelli che cerchiamo di offrire ogni anno ai nostri allievi. La proposta di legare alla partecipaz­ione il conseguime­nto

Gli studenti A chi non può permetters­i di spendere 373 euro per il viaggio si lascia come unica chance di recuperare le 70 ore a giugno

delle 70 ore obbligator­ie di alternanza scuola lavoro è partita dal consiglio d’istituto, del quale fanno parte anche i rappresent­anti dei genitori, per agevolare i ragazzi. Lei non immagina quanto complicato sia, per un liceo scientific­o di 700 allievi, trovare spazi ed occasioni per garantire l’assolvimen­to dell’obbligo delle 70 ore».

Prosegue: «Circa, poi, l’accusa secondo la quale sarebbero discrimina­ti i figli delle famiglie non abbienti, è previsto che il costo del viaggio sia a carico della scuola per allievi con Isee familiare sotto una certa soglia». Conclude: «Nessuno è obbligato a partecipar­e, ci mancherebb­e, e chi non viene avrà l’opportunit­à di assolvere all’alternanza scuola lavoro in altro modo a giugno. Non è per punizione che abbiamo previsto quel perodo, ma perchè l’ipotesi di organizzar­e le attività a marzo è stata superata dalla circostanz­a che il 4 marzo ci saranno le elezioni e la nostra scuola sarà utilizzata come seggio».

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Il liceo Lucrezio Caro

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