Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Crediti formativi a chi va in gita Scoppia la rivolta al Lucrezio Caro
Alternanza scuola-lavoro del liceo
Al liceo scientifico Tito Lucrezio Caro quest’anno si è deciso che i 70 crediti formativi che gli studenti devono racimolare nell’ambito dell’alternanza scuola - lavoro siano conseguiti dagli iscritti alle classi terze e quarte a seguito della partecipazione ad un viaggio a Torino di 4 giorni, tra fine gennaio ed inizio febbraio, durante il quale incontreranno i rappresentanti di alcune aziende. L’iniziativa prevede un costo pro capite di 373 euro e la circostanza non è piacuta agli esponenti dell’Unione degli studenti, i quali sostengono che discrimini economicamente e penalizzi una parte consistente della platea scolastica.
Denuncia l’associazione: «A fronte rifiuto da parte delle studentesse, degli studenti e delle famiglie di aderire al viaggio d’istruzione per vari motivi, tra i quali il costo proibitivo, le condizioni sono cambiate. Per incentivare la partecipazione si è deciso che per il viaggio d’istruzione vengano accreditate le 70 ore obbligatorie di alternanza. Chi non partecipa, invece, dovrà svolgere l’alternanza nei periodi successivi alla fine delle lezioni a giugno e in orari extra-curriculari».
Proprio questo aspetto è considerato dall’Unione degli studenti particolarmente discutibile: «A chi non può permettersi di spendere 373 euro si lascia come unica chance di recuperare le 70 ore a giugno, senza che ad oggi si sappia quale attività sarà proposta, con quale tempistica e per quali obiettivi». Incalzano gli esponenti dell’associazione: «E’ un vero e proprio ricatto economico».
Critiche, insomma, piuttosto accese. Ad esse replica la professoressa Carmela Nunziata, che è la dirigente del’liceo scientifico napoletano di via Manzoni. «Occorre precisare risponde agli studenti - che la visita a Torino era stata organizzata come un normale viaggio studio, uno di quelli che cerchiamo di offrire ogni anno ai nostri allievi. La proposta di legare alla partecipazione il conseguimento
Gli studenti A chi non può permettersi di spendere 373 euro per il viaggio si lascia come unica chance di recuperare le 70 ore a giugno
delle 70 ore obbligatorie di alternanza scuola lavoro è partita dal consiglio d’istituto, del quale fanno parte anche i rappresentanti dei genitori, per agevolare i ragazzi. Lei non immagina quanto complicato sia, per un liceo scientifico di 700 allievi, trovare spazi ed occasioni per garantire l’assolvimento dell’obbligo delle 70 ore».
Prosegue: «Circa, poi, l’accusa secondo la quale sarebbero discriminati i figli delle famiglie non abbienti, è previsto che il costo del viaggio sia a carico della scuola per allievi con Isee familiare sotto una certa soglia». Conclude: «Nessuno è obbligato a partecipare, ci mancherebbe, e chi non viene avrà l’opportunità di assolvere all’alternanza scuola lavoro in altro modo a giugno. Non è per punizione che abbiamo previsto quel perodo, ma perchè l’ipotesi di organizzare le attività a marzo è stata superata dalla circostanza che il 4 marzo ci saranno le elezioni e la nostra scuola sarà utilizzata come seggio».