Corriere del Mezzogiorno (Campania)
De Luca: su mio figlio candidato solo volgarità
Il governatore: «Vediamo chi vive di politica». E Mastella lancia la moglie : «Sandra valore aggiunto»
NAPOLI «Volgarità e cafonerie». Vincenzo De Luca reagisce irritato. Il presidente della Regione allontana da sé sospetti o insinuazioni che invitino ad associare il suo impegno istituzionale alla campagna elettorale che si appresta ad affrontare il figlio Piero, candidato con il Pd a Salerno.
«La Regione Campania non interromperà di un minuto la propria attività istituzionale, andremo avanti senza farci distrarre dalla campagna eletto- rale. Non stiamo proponendo manifesti elettorali, ma solo decisioni e iniziative che riguardano i cittadini — sottolinea —. Su eventuali candidature, la posizione espressa, non da me, ma da chi è interessato alle candidature, un mio congiunto, è chiara: si votino a scrutinio segreto negli organismi dirigenti di partito provinciale; si chiarisca chi vive di politica e chi della propria attività professionale; si o b b l i g hi o g ni ca ndi da to a rendere pubblico il proprio curriculum, in modo che ogni cittadino possa valutarne la qualità. Questa è la proposta, rispettosa dei diritti costituzionali e indifferente alla volgarità e alla cafoneria di chi pensa di fare polemiche a gratis». Dai figli alle consorti il passo, poi, non è così scontato. Sebbene in politica tutto a v ve n g a s e n z a p a r t i c o l a r i traumi o risentimenti. «Se Sandra sarà candidata, si batterà come sempre con gene- rosità, impegno e convinzione per la nostra gente». È Clemente Mastella a commentare la candidatura della moglie Sandra Lonardo, probabilmente al Senato. L’ex Guardasigilli e attuale sindaco del capoluogo sannita, che ha aderito con l’Udeur a «Noi con l’Italia-Udc», sottolinea che le «quote rosa rappresentano per il centrodestra un valore aggiunto» e respinge ogni accusa di familismo ricordando «l’esperienza conquistata sul campo» dalla consorte come presidente del consiglio regionale dal 2005 al 2010. Senza contare il «calvario giudiziario» subito: «Sandra è la testimonianza di come i tempi della giustizia possono distruggere la vita di intere famiglie — conclude —. Nessuna rivincita, ma oggi più che mai il tema della Giustizia si impone con urgenza ad una attenta riflessione».
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