Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Non solo case, Airbnb cerca guide E offre ai turisti le eccellenze di Napoli
«Experience» dal vivo fra cucina, arte e sport. Con guadagni fino a 230 euro a settimana
In Campania il turismo internazionale, soprattutto grazie alla valorizzazione dei beni culturali (come Pompei e Reggia di Caserta), ha raggiunto livelli record. Secondo l’ultimo aggiornamento congiunturale di Bankitalia, infatti, le presenze di turisti stranieri in Campania sono aumentate del 12% e la spesa è crescita del 16,1%. A Napoli e in Costiera Amalfitana il boom è sotto gli occhi di tutti.
In questo scenario Airbnb, la community online fondata a San Francisco nel 2008 che permette a chi viaggia di trovare una sistemazione più economica del tradizionale albergo, ha deciso di scommettere sul turismo campano. Airbnb ha un mercato delle case consolidato sia a Napoli (6.000 annunci) che in Costiera (9.200). Ora la community ha annunciato l’apertura delle candidature per diventare host di esperienze a Napoli e in Costiera. Gli host esperienze sono vere e proprie «attività» organizzate da persone del luogo — professionisti e non — che mettono disposizione dei viaggiatori competenze e passioni che possono riguardare i temi più diversi: dal cibo, all’arte, allo sport, alla moda, alla fotografia. Lanciate a Los Angeles nel 2016, sono attive in 40 città nel mondo. E in Italia il progetto è già concreto a Firenze, Milano e Roma. Ora tocca a Napoli e alla Costiera. Nicola D’Elia, responsabile europeo di Airbnb, spiega: «Anche in Campania sarà infatti possibile proporre direttamente alla piattaforma la propria idea di turismo esperienziale e offrirla a viaggiatori di tutto il mondo interessati ad entrare in contatto con persone del luogo per vivere esperienze autentiche».
E aggiunge: «Cerchiamo persone che rappresentino realmente la cultura di questo territorio e che accompagnino i loro ospiti alla scoperta di un patrimonio artistico, culturale, enogastronomico e popolare davvero unico al mondo». Poi scende nel dettaglio: «Le esperienze di maggior successo sono quelle più genuine: dalla nonna di 82 anni che offre lezioni di pasta fresca nella sua cucina, alla giovane guida turistica che fa scoprire piccole gallerie d’arte ancora poco conosciute. Considerata la creatività e il naturale senso di ospitalità campano, abbiamo grandi aspettative e non vediamo l’ora di analizzare le prime proposte». Airbnb punta su esperti della pizza o della pasta fatta in casa, appassionati di musica, tifosi del Napoli Calcio, artigiani, amanti dello sport ma anche guide turistiche o piccoli tour operator in grado svelare ai viaggiatori stranieri gli angoli più sconosciuti della città. Il guadagno medio per ospitare un’esperienza in Italia negli ultimi mesi è di 230 euro a settimana, ma nei casi di maggior successo le “esperienze” hanno consentito agli host di cambiare vita.