Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Elio: Napoli surreale come Monty Python
All’Augusteo musical per l’artista senza le storie tese
«La comicità partenopea e quella stile Monty Python hanno molti punti di contatto. Entrambe sono surreali, uniche, sempre alla ricerca in qualche modo dell’assurdo, dell’estremo. Napoli è il teatro: Napoli è Eduardo, i De Filippo, Scarpetta, Totò, Taranto, Troisi. Napoli è un grande teatro a cielo aperto e approdare con questo spettacolo proprio in una delle capitali della comicità e della cultura del nostro paese è un qualcosa di straordinario». A parlare è Stefano Belisari noto ai più come Elio della «premiata ditta» Elio e le storie tese che da stasera sarà in scena al Teatro Augusteo (non più da stasera, ma domenica 28 e poi da mercoledì 31 a domenica 4 febbraio) con «Spamalot il musical», tratto da «Monty Python e il Sacro Graal», filmcult di uno dei più grandi gruppi comici di tutti i tempi.
«Un evento unico per il teatro italiano – dice Elio - perché in quarant’anni nessuno fino ad ora aveva mai osato mettere in scena questo collettivo comico made in Uk e la loro comicità surreale, con i testi pieni di riferimenti e giochi verbali spesso intraducibili o difficilmente comprensibili per un pubblico non anglosassone. Monty Python rappresenta tuttora un gruppo di straordinari comici autori inglesi (fra cui Terry Gilliam) che dal ‘69 all’83 realizzarono serie tv di incredibile successo che hanno fatto scuola. Tanti sono stati loro fan come ad esempio George Harrison dei Beatles o i Led Zeppelin. Io vestirò in scena i panni di Re Artù e arruolerò per un’importante missione i cavalieri della tavola molto, molto, molto rotonda».
A raccogliere la sfida dell’adattamento in italiano del musical scritto da Eric Idle (uno dei Monty Python) e da John Du Prez è Rocco Tanica alias Sergio Conforti, sempre degli Elii, grande appassionato e conoscitore della loro opera. «Rocco – continua Elio ha curato la traduzione e l’adattamento. Dove è scritto Yes lui ha scritto Si etc etc. – racconta ironicamente - e la regia è stata affidata a Claudio Insegno, che ha già diretto altri successi, da “Jersey Boys” a “La febbre del sabato sera”. La direzione musicale è di Angelo Racz, la coreografia è affidata a Valeriano Longoni».
Non è la prima volta che Elio si ritrova a vestire i panni dell’attore: ha già recitato infatti ad esempio in «Rocco e le storie tese», per la regia di Rocco Siffredi (1997), in «Storia d’amore e d’anarchia» di Lina Wertmüller e nel musical «Famiglia Addams».
Elio e le storie tese saranno in gara al prossimo Festival di Sanremo griffato Claudio Baglioni, con la canzone «Arrivedorci» (una citazione al grande Oliver Hardy). Sarà questa la loro ultima esibizione live prima dello scioglimento del gruppo. Tra breve uscirà anche il cd antologico «Elio e le storie tese 1980-2018 - Da consumarsi entro e non oltre il 30 giugno 2018», un album che racchiude i più grandi successi della band dissacrante registrati al Forum di Assago, con l’aggiunta di due inediti: «Arrivedorci», appunto, e «Il circo discutibile».