Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Bassolino attacca il Pd e si sfila pure da LeU: non ho mai chiesto nulla
Post su Fb: nessuna pressione, ma pretendo rispetto
La candidatura alle politiche con LeU? «Non ho chiesto niente a nessuno». Antonio Bassolino rompe il silenzio. L’ex sindaco di Napoli e governatore della Campania, in un post su Facebook, dice la sua sulle vicende politiche degli ultimi giorni che lo hanno visto tra i protagonisti del dibattito.
Bassolino ha voluto chiarire soprattutto questo: l’aspetto legato alla sua mancata candidatura diventata, ad un certo punto del dibattito, addirittura un ostacolo per Luigi de Magistris in caso di apparentamento — poi mai più concretizzatosi — tra LeU e Dema. Invece nulla. La candidatura di Bassolino non è decollata benché da più parti venisse data almeno per «molto probabile». Questo mentre parallelamente il Pd decideva di non ricandidare Anna Maria Carloni, moglie di Bassolino, senza peraltro fornire troppe spiegazioni.
Ecco, quindi, che se in principio fu il Partito democratico, dal quale Bassolino ha deciso di uscire, adesso, sostanzialmente, è il partito di Grasso, Bersani e D’Alema a finire nel mirino dell’ex sindaco napoletano. Che sul social affonda: «Non ho rinnovato l’iscrizione al Pd — ha raccontato — per l’assenza di rapporti umani e per diverse ragioni politiche: la mancanza di ogni seria riflessione critica su ripetute sconfitte elettorali, le schifezze fatte durante e dopo le primarie napoletane, la mozione parlamentare sul-
Non ho rinnovato l’iscrizione al Pd per l’assenza di rapporti umani e per la mancanza di ogni seria riflessione critica su ripetute sconfitte elettorali, le schifezze fatte durante le primarie napoletane
la Banca d’Italia, l’inaudita legge elettorale fatta a colpi di fiducia, senza neppure il voto disgiunto e che resterà negli annali come un raro esempio di autolesionismo e di eterogenesi dei fini».
Ed ancora: «Sono stato a piazza Santi Apostoli all’iniziativa con Pisapia — ha scritto Bassolino — sono stato invitato ed ho partecipato alla festa nazionale di Mdp a Napoli e all’assemblea di Leu a Roma. Non ho chiesto niente a nessuno e in queste settimane ho evitato ogni riferimento che potesse sembrare come una qualunque pressione sulle scelte che si riteneva di fare. Una sola cosa ho detto che esigevo: il rispetto di una storia che viene dal Pci prima e poi dall’impegno istituzionale nella città di Napoli». Ora «è giusto cercare di portare un proprio contributo nelle forme possibili, da persona libera e di sinistra. Forte è infatti il bisogno di determinare una svolta rispetto ad un governo comunale visibilmente distante e separato dalla vita quotidiana dei cittadini. È poi e innanzitutto doveroso cercare di costruire, assieme a tanti senza casa e a alle donne e agli uomini di buona volontà, la prospettiva di un nuovo e serio centrosinistra a livello nazionale».