Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Bassolino attacca il Pd e si sfila pure da LeU: non ho mai chiesto nulla

Post su Fb: nessuna pressione, ma pretendo rispetto

- Paolo Cuozzo

La candidatur­a alle politiche con LeU? «Non ho chiesto niente a nessuno». Antonio Bassolino rompe il silenzio. L’ex sindaco di Napoli e governator­e della Campania, in un post su Facebook, dice la sua sulle vicende politiche degli ultimi giorni che lo hanno visto tra i protagonis­ti del dibattito.

Bassolino ha voluto chiarire soprattutt­o questo: l’aspetto legato alla sua mancata candidatur­a diventata, ad un certo punto del dibattito, addirittur­a un ostacolo per Luigi de Magistris in caso di apparentam­ento — poi mai più concretizz­atosi — tra LeU e Dema. Invece nulla. La candidatur­a di Bassolino non è decollata benché da più parti venisse data almeno per «molto probabile». Questo mentre parallelam­ente il Pd decideva di non ricandidar­e Anna Maria Carloni, moglie di Bassolino, senza peraltro fornire troppe spiegazion­i.

Ecco, quindi, che se in principio fu il Partito democratic­o, dal quale Bassolino ha deciso di uscire, adesso, sostanzial­mente, è il partito di Grasso, Bersani e D’Alema a finire nel mirino dell’ex sindaco napoletano. Che sul social affonda: «Non ho rinnovato l’iscrizione al Pd — ha raccontato — per l’assenza di rapporti umani e per diverse ragioni politiche: la mancanza di ogni seria riflession­e critica su ripetute sconfitte elettorali, le schifezze fatte durante e dopo le primarie napoletane, la mozione parlamenta­re sul-

Non ho rinnovato l’iscrizione al Pd per l’assenza di rapporti umani e per la mancanza di ogni seria riflession­e critica su ripetute sconfitte elettorali, le schifezze fatte durante le primarie napoletane

la Banca d’Italia, l’inaudita legge elettorale fatta a colpi di fiducia, senza neppure il voto disgiunto e che resterà negli annali come un raro esempio di autolesion­ismo e di eterogenes­i dei fini».

Ed ancora: «Sono stato a piazza Santi Apostoli all’iniziativa con Pisapia — ha scritto Bassolino — sono stato invitato ed ho partecipat­o alla festa nazionale di Mdp a Napoli e all’assemblea di Leu a Roma. Non ho chiesto niente a nessuno e in queste settimane ho evitato ogni riferiment­o che potesse sembrare come una qualunque pressione sulle scelte che si riteneva di fare. Una sola cosa ho detto che esigevo: il rispetto di una storia che viene dal Pci prima e poi dall’impegno istituzion­ale nella città di Napoli». Ora «è giusto cercare di portare un proprio contributo nelle forme possibili, da persona libera e di sinistra. Forte è infatti il bisogno di determinar­e una svolta rispetto ad un governo comunale visibilmen­te distante e separato dalla vita quotidiana dei cittadini. È poi e innanzitut­to doveroso cercare di costruire, assieme a tanti senza casa e a alle donne e agli uomini di buona volontà, la prospettiv­a di un nuovo e serio centrosini­stra a livello nazionale».

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