Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Influenza suina, allarme per chi non si è vaccinato A rischio anziani e bimbi

Gli specialist­i: «C’è apprension­e per l’aumento dei contagi»

- Raffaele Nespoli

Si innalza il livello di attenzione sulla recrudesce­nza di influenza, con un occhio particolar­e ai casi di A H1N1. Il timore dei medici di medicina generale della Fimmg Napoli è legato al nuovo e repentino peggiorame­nto delle condizioni climatiche, ma anche all’alto numero di complicanz­e respirator­ie che si stanno rilevando tra i pazienti più anziani o affetti da malattie croniche. A conferma di quanto anticipato ieri dal Corriere del Mezzogiorn­o, i medici di famiglia parano dell’alto numero di contagi da A H1N1 e di influenza da ceppo B.

In particolar­e sono i vertici provincial­i Corrado Calamaro e Luigi Sparano a dare voce ai timori e alle preoccupaz­ioni che arrivano dalle centinaia di studi sparsi sul territorio di Napoli. «Dopo un periodo di relativa calma – dicono - in questi giorni ci stiamo trovando ad affrontare un nuovo aumento delle visite. I nostri studi si stanno nuovamente riempiendo di pazienti, alcuni dei quali anche con sintomatol­ogie tali da richiedere un accesso di pronto soccorso». La catastrofe annunciata è quella dei non vaccinati, che ora stanno pagando le conseguenz­e della loro stessa scelta di non ricorrere ad alcuna prevenzion­e. «Difficilme­nte — aggiungono i medici di famiglia — ci troviamo a visitare pazienti che si sono protetti con il vaccino, molti dei quali non hanno preso l’influenza o l’hanno contratta in forma lieve. Il grosso problema ci arriva da quella parte della popolazion­e che non ha voluto seguire il consiglio dell’immunizzaz­ione e questo nuovo aumento dei contagi ci da grande apprension­e».

Ma quali sono i sintomi dell’influenza A H1N1? In realtà non differisco­no molto da quelli della «classica» influenza stagionale: febbre e problemi respirator­i come tosse o naso che cola, mal di gola. Ma anche olori fisici (in particolar­e, dolore muscolare), mal di testa, brividi, affaticame­nto vomito o diarrea.I rischi maggiori riguardano i cosiddetti «soggetti a rischio», vale a dire i malati cronici, le persone anziane o i bambini molto piccoli. Ma, in alcuni casi, ci possono essere complicazi­oni gravi anche in persone infettate dal virus che generalmen­te sono considerat­e sane.Ribadito che l’A H1N1 nella grande maggiozion­e; ranza dei casi ha un decorso del tutto simile alla banale influenza di stagione, potrebbe essere utile poter effettuare in tutti i pronto soccorso il test per individuar­e il virus. Questo perché, anche per l’A H1N1 ci sono precisi tempi di incuba- da 1 a 7 giorni. Il virus ha le stesse caratteris­tiche in termini di diffusione dei virus dell’influenza stagionale. Perciò, gli adulti che si sono ammalati possono infettare altre persone per un periodo di circa 5 giorni, mentre i bambini sono contagiosi per circa 7 giorni dall’inizio della sintomatol­ogia. «Nessun allarme – concludono Sparano e Calamaro – ma è bene continuare a monitorare la situazione».

 ??  ??
 ??  ?? Medico Luigi Sparano, segretario provincial­e Fimmg
Medico Luigi Sparano, segretario provincial­e Fimmg

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy