Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Vi racconto perché mi sono innamorata di questa città»

Dania e la città: «Avevo tante remore, invece sono stata accolta in una famiglia Mi mancherann­o i fischi dei muratori»

- di Monica Scozzafava

Dania e Napoli, all’inizio fu grande preoccupaz­ione. «Oddio dove andiamo? Ogni volta in tv sentiamo solo di sparatorie, crimini e rifiuti in quella città». Alla fine è stato un amore bruscament­e interrotto. «L’esperienza più forte e bella della mia vita». Dania è una ragazza di 29, moglie di Emanuele Giaccherin­i e madre di due bambine: «Eh si, è proprio vero. Vedi Napoli e non vuoi più andar via». Giak nella squadra di Sarri non ha avuto fortuna, da tre giorni è un calciatore del Chievo Verona e fa specie che nel mercato dei tanti rifiuti, c’è una famiglia che invece lascia con la morte nel cuore. Dania ha salutato Napoli con un lungo post su Facebook.

Ma davvero le mancherann­o anche i fischi degli operai sulle impalcatur­e?

«Ma sì... In via dei Mille è un classico. Passeggi e all’improvviso li senti, Quasi una melodia che ti mette di buon umore. Una volta mi resi conto che era il fischio classico di apprezzame­nto per una donna. Mi sembrò di vivere una scena di un film».

Di film o fiction su Napoli si discute per altro: gomorra uguale camorra.

«È una città che vive tanti disagi, inutile nascondere la testa sotto la sabbia e far finta di niente. Ma sinceramen­te nè di più, nè di meno di altre metropoli. Non mi sono mai sentita insicura, se è a questo che allude. Piuttosto accolta in una grande famiglia che ti culla e ti coccola. Mi sono resa conto che i media sono molto ingenerosi nei confronti di questa città».

Lei l’ha vissuta da una posizione di privilegio.

«La maggior parte delle persone, quando le ho conosciute e iniziato a frequentar­le, non sapevano neanche chi fossi. Ho scelto le mie amicizie al di fuori del mondo del calcio proprio perchè mi piaceva essere una di loro, tra di loro. Come loro. Avevo tante remore, i miei genitori erano anche loro preoccupat­i quando ci siamo trasferiti.Li ho convinti a frequentar­e Napoli, ad amare Napoli».

Abitava in via Tasso, davanti a un panorama mozzafiato. La Napoli più verace è un po’ distante.

«L’ho vista, ho voluto conoscere ogni angolo della città e ci sono posti degradati. Ma perché a Torino, a Milano non è la stessa cosa? Basta con i luoghi comuni, io porterò la vostra città sempre nel cuore e appena potrò ci tornerò».

L’ha vissuta nel quotidiano?

«Certo: spesa tutti i giorni, ufficio postale, scuola delle bimbe e parrucchie­re. Mi colpiva che al supermerca­to, il signore che pesava le verdure mi chiedeva come stavo e come stavano le mie bambine. Lo faceva con tutti».

Si trasferisc­e a Verona, città molto diversa.

«Sì, completame­nte. È molto bella anche Verona, ma il sole e il mare di Napoli mi mancherann­o. Forse dirò qualche parolaccia in meno: non credo che mi troverò spesso nel traffico. Alla fine mi mancherà anche quello».

È già andata via?

«Sono andata e tornata. Domani le bimbe ed io dobbiamo salutare le maestre. E al solo pensiero mi viene da piangere».

Monica Scozzafava

Mi sono resa conto che i media sono molto ingenerosi con Napoli

Domani con le mie figlie saluteremo le maestre Sarà un dolore

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Innamorati Dania ed Emanuele Giaccherin­i sono stati a Napoli un anno e mezzo Il calciatore è stato ceduto al Chievo Verona

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