Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Infortuni e squalifiche, il Napoli cambia Turn over in Europa e in campionato
Infortuni e squalifiche: il Napoli cambia Turn over in Europa e in campionato È la prova di forza delle «alternative»
Su una cosa non c’è stato
NAPOLI mai dubbio: il patto scudetto lo avevano fatto tutti. Quelli che c’erano e ci sarebbero stati sempre, e anche quelli che dall’allenamento passavano direttamente alla panchina nel giorno della partita. La forza di un gruppo che Sarri aveva, all’inizio, individuato in diciotto giocatori e con i quali, disse: si può fare una rivoluzione. I dati dicono che i diciotto li ha più o meno utilizzati tutti. Naturalmente i minuti, dal dodicesimo giocatore in poi, hanno fatto la grande differenza. Distanza che oggi si annulla almeno parzialmente. Se il patto scudetto è di tutti, anche il terzo portiere Rafael di qui alla fine potrebbe essere utile alla causa. Infortuni e sfortune, squalifiche e lista Uefa, da giovedì (gara di andata di Europa League contro il Lipsia) Sarri inizia la vera rivoluzione. Con tutti e diciotto. E per la verita, proprio giovedì ce li ha contati. Lasciamo per un momento da parte la possibilità, peraltro anche remota, di prendere uno svincolato (i nomi sono tanti, ma nessuno convince l’allenatore): il gruppo resta quello storico e, se possibile, è chiamato a prendere ancora più forza dagli episodi negativi. Dopo Albiol si è fermato anche Chiriches (distrazione del bicipite femorale, ne avrà per una ventina di giorni), ma intanto c’è Lorenzo Tonelli che, tredici mesi dopo l’ultima volta, sabato è tornato nel cuore della difesa e ha giocato la sua onesta partita. A novembre era toccato a Mario Rui essere «pescato» dalla panchina per sostenere l’eredità di Ghoulam, tra i migliori terzini sinistri d’Europa . Non era stato semplice, certo. Ma la condizione del portoghese è cresciuta di partita in partita e quando sembrava che l’avventura stesse per terminare, ecco che Ghoulam si infortuna di nuovo. La forza della panchina, dunque. Che pian piano è venuta fuori e ha già dato un grande contributo nel momento più delicato della stagione. Succede che Zielinski (che in realtà proprio panchinaro non è mai stato) a freddo sostituisce Hamsik, colpito da mal di schiena, e spacca la partita contro la Lazio. Da adesso fino al termine della stagione saranno ancora le alternative a dover dare prova di forza. Riprende l’Europa League e se Sarri, legittimamente, pensa ad un turn over molto spinto, la formazione sarà completamente rivoluzionata. Un modo per snobbarla? Assolutamente no. Unica alternativa per sopravvivere nel migliore dei modi al duello di fuoco che il Napoli affronta con la Juventus. Bisogna dare respiro anche al tridente dei piccoli, e adesso dalla panchina dovrà sbucare la forza di Ounas (che a gennaio era già con la valigia), quella di Rog e tra un po’ (si spera) quella di Milik. Gira adesso la panchina e quel patto scudetto che è sempre stato di tutti sarà il motore unico di un gruppo forte che vuole scrivere la storia a Napoli. Con il sacrificio dei più giovani e l’esperienza dei veterani come Christian Maggio, professionista esemplare e uomo spogliatoio prezioso. L’Europa aspetta tutti, ma adesso anche il campionato chiama tutti. Sarri è un comandante che sa tenere la rotta e in questi casi non c’è neanche bisogno di parlare. Perchè il sogno è di tutti.