Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Da giovane ho fatto anche lo sguattero»

- di Natascia Festa

«H

o fatto lo sguattero, il facchino e l’aiutante dei militari francesi e americani... Ho iniziato a studiare nella Biblioteca Circolante di via Latilla, quando abitavo a Montesanto. Qui iniziai a formare una biblioteca tutta mia, con trecento volumi che custodivo in una cassapanca. Questa però fu attaccata da animalacci e quei volumi andarono quasi del tutto perduti...». Giuseppe Galasso, in occasione dei suoi 88 anni, il 20 novembre scorso, si raccontò pubblicame­nte al Maschio Angioino, nella sede della Società di Storia Patria, nell’incontro-omaggio Ragione e passione storica. Giuseppe Galasso e la storiograf­ia europea, organizzat­o in suo onore da Luigi Mascilli Migliorini.

Fu anche l’occasione per un’intervista pubblicata dal

Corriere del Mezzogiorn­o. Galasso, con modalità consuetame­nte crociana, consegnò anche un piccolo contributo alla critica di se

stesso, una sorta di bilancio provvisori­o che ora diventa definitivo. «E se gli chiediamo se c’è qualcosa che avrebbe voluto fare e non ha fatto nella vita, Galasso si concede una brevissima pausa, corruga la fronte per poi lasciare che il più vitale dei sorrisi gli illumini il viso: “Ho avuto tante volte l’impression­e e la volontà di farmi io stesso una “mia vita” nella vita. E altre volte ho avuto l’impression­e invece che fosse la vita a chiamarmi da qualche parte: oggi credo di non aver forzato la vita più di quanto essa non abbia forzato me. Dal mio punto di vista individual­e, l’esistenza non mi ha deluso, anche se mi ha riservato complicazi­oni, difficoltà e fatiche gravi e forti. Spero, a questo punto, di non aver io deluso troppo la vita nella mia personale vicenda e nel mio senso di non delusione”». Ancora una delle pause in cui s’addensava il pensiero: «Poi si sa, la vita può essere terribile e io so quanto, ma pure bellissima, irresistib­ile e coinvolgen­te sempre, anche quando talvolta esclude...». Quel pomeriggio dialogò anche con Andrea Giardina, professore della Scuola Normale di Pisa, del quale oggi a Napoli avrebbe dovuto presentare l’utimo saggio. Per Giardina «il suo sguardo generale su tutti i periodi e le epoche è un modello non riproducib­ile perché legato alla straordina­rietà dell’individuo Galasso». Una lunga intervista biografica dal titolo Cultura, tensione eticopolit­ica e pienezza di vita sarà pubblicata da Aurelio Musi nella «Nuova rivista storica» .

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