Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Manfredi: la Federico II gli dedicherà una giornata di studi
«Stiamo già coinvolgendo il dipartimento con tutti i suoi allievi di Lettere e Filosofia»
«Peppino si sentiva assolutamente
NAPOLI parte della nostra comunità accademica. Era sempre prodigo di consigli, commenti, sempre presente. Sicuramente siamo di fronte ad una grande perdita che riguarda non solo il mondo universitario».
Il rettore della Federico II, Gaetano Manfredi, ricorda Giuseppe Galasso a poche ore dalla scomparsa e mette insieme pagine istituzionali e memorie private per tracciare il profilo «di un accademico che non ci ha fatto mai mancare il suo sostegno. Che si è sempre sentito vicino alla sua università. È stato innanzi tutto grande maestro, oltre che uno studioso di immenso spessore e un politico che ha saputo dare un contributo rilevante con il suo impegno concreto».
L’Università di Napoli come lo ricorderà?
«Stiamo preparando una giornata a lui dedicata. In queste ore stiamo coinvolgendo i suoi allievi, il Dipartimento, oltre che la famiglia. È giusto che tutti vengano coinvolti nella realizzazione di questa iniziativa. Giuseppe Galasso è stato preside della facoltà di Lettere e Filosofia ed esponente di primo piano dell’ateneo. Ha dato un contributo intellettuale fondamentale agli studi sul Mezzogiorno e lo ha fatto con una posizione attualissima. La sua era la visione di un Meridione che rivendica il suo ruolo, ma in una dimensione europea, di apertura. Che guarda al futuro, ma senza alcuna nostalgia. Un approccio si impone fra tutti gli altri, un esempio da seguire, un tema che ritorna in tutti i dibattiti e che lui ha saputo affrontare con chiarezza assoluta».
Chi è stato materialmente coinvolto per organizzare la giornata in memoria del professore?
«La figura di raccordo sarà quella di Annamaria Rao, ordinario di Storia moderna alla Federico II che di Galasso è stata allieva. È giusto che la scuola di Peppino, i suoi studenti, possa essere la vera protagonista di questo ricordo e possa raccogliere l’eredità dei suoi studi e portarla avanti. La Federico II farà tesoro del suo insegnamento
guidando i giovani ad essere protagonisti di un Sud pienamente europeo».
Il Comune di Napoli ha rinviato la celebrazione di Giuseppe Galasso ad un evento da realizzare in collaborazione proprio con l’Università, oltre che con la società napoletana di Storia Patria.
«Questo non lo so, non ancora perlomeno. Al momento sono in contatto con le persone vicine a Peppino per sapere come vogliono organizzare il saluto ad un grande protagonista dei nostri tempi. Mi auguro che il Comune metta a disposizione di questa celebrazione i luoghi più prestigiosi della città, fra i quali poter poi scegliere».
Storico, studioso, politico, ma come definirebbe in due parole Giuseppe Galasso?
«L’intellettuale che, innegabilmente, ha dato un contributo straordinario alla visibilità di Napoli nel panorama nazionale. Meglio e più di tanti altri».