Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Date al Sud il 34% dei fondi per scuola, trasporti, sanità»

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L’iniziativa è partita

NAPOLI dal Comitato «NoLombroso», di cui è presidente Domenico Iannantuon­i, pugliese dei monti Dauni, residente a Milano: chiedere la stessa percentual­e di risorse pubbliche ordinarie che vanno al Nord per le regioni del Mezzogiorn­o.

«Nelle Regioni del Mezzogiorn­o — scrivono i promotori — vive il 34% della popolazion­e italiana, a cui va, però, solo il 28% della spesa pubblica, inclusi i fondi europei che dovrebbero essere aggiuntivi; per voci decisive per lo sviluppo sociale, economico, turistico, come gli investimen­ti ferroviari, anche meno del 20%. E questo dura da un secolo e mezzo. Ma, ancora oggi, lo Stato spende 4.350 euro in meno per ogni meridional­e; 85 miliardi in meno all’anno; 850 miliardi in meno negli ultimi dieci anni. Per l’assiPuglia, stenza alle famiglie, quasi 400 euro pro capite a Trieste, meno di 10 a Vibo Valentia. C’è un’Italia storta da raddrizzar­e, prima che si spezzi. “Sud 34%” si chiama così, perché mira a ottenere l’equa ripartizio­ne della spesa pubblica ordinaria, in modo che i fondi europei siano finalmente aggiuntivi». L’appello, in due mesi, è stato già firmato da quasi ventimila persone, incluso Luigi de Magistris e Michele Emiliano, più diversi Cinque stelle (senatore Sergio Maria Muscarà, capogruppo in Campania; Antonella Laricchia, capogruppo in Puglia). E ancora: artisti come Al Bano, Nandu Popu, Edoardo Winsperare, Roberto D’Alessandro, Mimmo Cavallo; scrittori e giornalist­i come Mimmo Gangemi, Marco Esposito; docenti universita­ri Nicola Grasso e Guglielmo Forges Davanzati, Lecce; Saverio Di Bella, Messina; Giancarlo Costabile, Cosenza; Roberto Veraldi, Pescara.

Lo scopo è chiedere ai candidati di tutti i partiti o movimenti di impegnarsi pubblicame­nte a sostenere il diritto dei meridional­i ad avere la stessa spesa pubblica pro-capite degli altri italiani, almeno per Istruzione, Sanità, Trasporti. Già ci sono diversi candidati che hanno aderito ad Agenda. E ora par- tirà la raccolta delle dichiarazi­oni. L’appello e le relative informazio­ni sull’iniziativa sono disponibil­i sul sito https://www.change.org/p/ domenico-iannantuon­iagenda-sud-34-appello-perl-equita.

Conclude Pino Aprile: «Se nei programmi dei partiti la tematica del Sud risulta quasi completame­nte assente, ci hanno pensato i quasi 20.000 sottoscrit­tori della petizione on line agenda sud 34% a riportare la questione meridional­e al centro della campagna elettorale, sollecitan­do i candidati di tutti i partiti, escluso la Lega nord, a sottoscriv­ere l’impegno per far rispettare la clausola del 34% di risorse da destinare al sud per ogni intervento della prossima legislatur­a».

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Il divario Nord e Sud in un disegno di Daniela Pergreffi

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