Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Callejon Il punto fermo
Tutte le varianti del Napoli anti-Lipsia prevedono l’impiego dello spagnolo nel tridente d’attacco
Contro il Lipsia a qualcuno toccherà fare gli straordinari. L’identikit è presto fatto: corre, taglia, difende e ora è tornato anche a segnare. Si tratta, ovviamente, di Jose Maria Callejon, lo stakanovista azzurro che non perde un colpo.
Sarri difficilmente rinuncia allo spagnolo che gli garantisce equilibrio, ma anche lui avrebbe bisogno di rifiatare. Con l’assenza di Mertens per squalifica dovrebbe toccare proprio allo spagnolo recitare il ruolo di attaccante centrale con al suo fianco Insigne e Ounas, che si troverebbe così titolare dal primo minuto, proprio come accaduto in Coppa Italia contro l’Atalanta. In Champions ha accumulato solo tre presente per un totale di 48’. In serie A, invece, 102’ (6 presenze) e 148’ in Coppa Italia (2 apparizioni). A sinistra agirebbe Insigne, con Zielinski in mediana al posto di Hamsik ancora non al top per un dolore alla schiena, anche se ieri ha svolto l’intero allenamento con il gruppo.
Se lo slovacco dovesse farcela, Zielinski potrebbe essere anche dirottato sulla sinistra, concedendo quindi un turno di riposo al talento di Frattamaggiore, ancora poco lucido sotto porta, ma in grado di regalare colpi di classe in ogni partita. Il polacco, reduce da una grande prestazione contro la Lazio, andrebbe a completare il tridente con Ounas a destra e Callejon centrale.
C’è un’ipotesi remota da tenere comunque in debita considerazione: quella dell’algerino prima punta con Insigne e Callejon ai lati. Sarri lo ha provato in allenamento più volte, non è apparso molto convinto, ma potrebbe essere una soluzione estemporanea e tra l’altro sarebbe anche molto più equilibrata sugli esterni. Il tecnico non rinuncerebbe così all’apporto prezioso di Callejon sulle fasce e ai tagli dello stesso calciatore spagnolo, quelli che fanno ammattire i difensori avversari. Sull’out destro, infatti, ci sarebbe anche Rog che predilige la fase offensiva ma pecca in quella difensiva dove deve migliorare ancora tanto. Spesso, per la sua esuberanza, si fa ammonire e di certo il tecnico azzurro non è contento di questo lato debole del croato. Un gioco di equilibri che Sarri sarà chiamato a valutare contro una squadra come il Lipsia che attacca molto gli spazi ed è anche fisica e dinamica. Aggirare il pressing dei tedeschi non sarà facile e quindi il tecnico azzurro dovrà mettere in conto di non stravolgere troppo, almeno nell’idea tattica, la squadra nonostante ci siano troppe defezioni che non consentono rotazioni che sarebbero necessarie in questa fase della stagione.