Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sarri: Europa League quasi una follia Maggio: ma vogliamo far bene
Ha compiuto 36 anni ma sembra avere l’entusiasmo di un ragazzino, trascinato dalla sensazione che possa essere l’anno giusto per portare a casa un obiettivo incredibile, quello scudetto visto come un sogno più vicino. «Se hanno bisogno di un aiuto, i miei compagni sanno dove trovarmi», e si pone come riferimento del gruppo. «Non so se è il Napoli più forte in cui ho giocato, so che l’allenatore ha amalgamato il gruppo per farlo esprimere al meglio. Sette-otto-nove anni fa c’erano sei giocatori forti ma non c’era ancora una squadra di grande livello, il Napoli è sempre stato in crescita. In questa stagione ci sono stati vari momenti in cui abbiamo capito che possiamo farcela ma il cammino è ancora lungo, non abbiamo vinto ancora nulla», così Maggio mescola l’entusiasmo per il cammino che sta compiendo il Napoli e la consapevolezza che è una strada ancora a ostacoli. L’Europa League è l’occasione delle cosiddette alternative, di quelli che durante il campionato spesso osservano dalla panchina i titolarissimi. Maggio finora si è fatto sempre trovare pronto e la mentalità che traspare conferma la professionalità e l’applicazione espressa finora. «Abbiamo seguito un percorso in questi anni, il bello è che quando entrano coloro che giocano meno non si nota, si comportano come se avessero continuità. Tante volte non è facile capire i meccanismi, il mister ha un modo di giocare diverso dagli altri, c’è bisogno di grande attenzione. L’Europa League è un’occasione per chi gioca meno: «E’ una competizione importante, vogliamo fare bene come in campionato».