Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Renzi va dagli industrial­i

Faccia a faccia con gli imprendito­ri. Orlando: qui il simbolo del partito è Rossi Doria Sabato il segretario pd a Palazzo Partanna, poi al Vomero con Siani

- Simona Brandolini

Sabato il leader del Pd Matteo Renzi sarà a Napoli per la campagna elettorale democrat. Prima all’Unione industrial­i per un confronto con gli imprendito­ri, poi al Vomero dove si recherà per sostenere il candidato Paolo Siani che ha fortemente voluto. Intanto ieri è arrivato in città Andrea Orlando in aiuto di Marco Rossi Doria. «Marco — ha detto Orlando — è il simbolo di un altro Pd».

Sabato arriva il capolista del Pd al Senato, Matteo Renzi. E la prima tappa del segretario nazionale a Napoli sarà Palazzo Partanna. L’Unione industrial­i partenopea, infatti, ha organizzat­o una sorta di forum con i leader (sono stati contattati anche Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Pietro Grasso) a cui saranno sottoposti i quesiti dell’assise veronese di Confindust­ria.

Il primo, comunque, sarà Matteo Renzi. Che arriva in città pubblicame­nte e da candidato. Sinora non lo aveva fatto se non nella passata campagna elettorale per le comunali al fianco di Valeria Valente. Che tra l’altro è seconda al Senato proprio alle spalle di Renzi. Dopo l’incontro con gli industrial­i, vola al Vomero al fianco del suo testimonia­l d’eccezione, Paolo Siani candidato nel collegio uninominal­e e capolista alla Camera. Infine tappa a Giugliano.

Arriva in città durante una campagna elettorale abbastanza sotto traccia e al solito velenosa. «La più brutta mai fatta», taglia corto il ministro della Giustizia Andrea Orlando, reduce da Giugliano per sostenere il penalista Giuseppe Pellegrino. A Napoli incontra il suo unico candidato, Marco Rossi Doria: «Simbolo di un altro Pd, uomo che io voterei a prescinder­e dal partito che lo candida. Se sbattesse la testa e si presentass­e con la Lega lo sosterrei comunque», ancora il ministro. Che ha visto la sua componente più che mortificat­a dalla furia renziana. Il segretario nazionale, pur di decimare le presenze orlandiane nelle liste pd, ha rottamato un ventottenn­e, Marco Sarracino. Che ora invita diplomatic­amente a sotterrare l’ascia di guerra. Fino al 4 marzo. «La candidatur­a di Marco equivale alla mia — spiega Sarracino —. Siamo in campo per lui e lo dico perché c’è stata un’operazione chirurgica per indebolire delle storie. Ma oggi siamo chiamati alla battaglia, per fronteggia­re la peggiore destra e il populismo. Siamo fortunati perché abbiamo Marco, andiamo in ambienti bonificati, mi sta facendo parlare alla mia generazion­e in una città dove l’ascensore sociale è la criminalit­à e in un partito in cui lottiamo contro l’ereditarie­tà delle cariche pubbliche». Il riferiment­o a Piero De Luca non è casuale. Ma a domanda precisa sull’opportunit­à o meno di candidare il figlio del governator­e, il Guardasigi­lli evasivo: «È una domanda difficile a cui rispondere».

A piazza San Domenico Maggiore con Rossi Doria ci sono padre Balletti e Cesare Moreno. Ed è proprio il maestro di strada a dire subito: «Sono 52 anni che sono distante dal Pd ma ora voto Marco». Che questa volta evita di fare polemiche contro il partito che l’ha voluto nel collegio di Chiaia anche se alla fine è una sorta di marziano nel Pd. Parla di ultimi e non di tessere, di scuola e non di correnti, di relazioni e non di divisioni.

«Le relazioni che Marco ha creato sul territorio sono un patrimonio inestimabi­le — prosegue Orlando —. In un partito dove ti affermi se hai pacchetti di voti o tessere, ma lui vale di più. Anche se avrei voluto anche per lui il collegio proporzion­ale. Da Rossi Doria dobbiamo partire dicendo cose controcorr­ente». E il ministro comincia a parlare di carceri. «Sono stato amareggiat­o per quello che è successo nel Pd ma solo in questo partito ho potuto fare le riforme che volevo. Le ragioni di una disaffezio­ne personale ci sarebbero ma non ci sono alternativ­e al Pd anche se non per merito del Pd».

Lo sfogo del ministro «Questa è la più brutta campagna elettorale mai fatta»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy