Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Tormenta di neve sul Vesuvio Turisti in trappola
Colti durante la discesa dal Gran Cono. Evacuati a gruppi con le jeep della Protezione civile
Un bus dell’Eav con a bordo poco più di una ventina di turisti è rimasto bloccato ieri, a causa di una tormenta di neve, nei pressi di quota 1000 sul Vesuvio, nel comune di Ercolano. I turisti tutti stranieri e messi in salvo, hanno trovato ospitalità in un bar poco sotto il cratere. Sono stati evacuati con le jeep della Protezione civile.
Brutta avventura per una ventina di turisti, di varie nazionalità (in particolare americani, polacchi e tedeschi) rimasti bloccati ieri nel primo pomeriggio sul Vesuvio a quota mille. Il gruppo di stranieri è stato sorpreso da una tormenta che nel giro di pochi minuti ha imbiancato il cratere e ha colpito i fianchi del vulcano con raffiche di vento mista a neve, facendo abbassare drasticamente la temperatura. Aiutati dalle guide vulcaniche del Presidio permanente Vesuvio, verso le 13.30 i turisti sono lentamente discesi dal Gran Cono a quota mille e si sono rifugiati all’interno di un bar.
Il bus era parcheggiato quattrocento metri più sotto, dove c’era anche un taxi multiposto, ma la tormenta che ha riempito l’intera zona di neve ha impedito ai turisti di rientrare. I turisti, tutti in salvo, hanno trovato ospitalità in un bar. Sul posto sono intervenuti agenti di polizia e uomini della Protezione civile
Da quanto si è appreso il bus viaggiava senza catene. Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto, ha seguito personalmente le operazioni con la Protezione civile locale. Quattro squadre composte da personale della Protezione civile della Regione Campania, a bordo di altrettanti fuoristrada «Isuzu», hanno raggiungendo la località sul Vesuvio mentre un mezzo «Ulisse» ha prelevato i turisti e li ha accompagnati in gruppetti lungo la strada carrozzabile molto al di sotto di quota mille dove ad attenderli c’era un altro autobus.
La brutta avventura si è quindi positivamente conclusa nel pomeriggio dopo qualche ora di attesa necessaria ai mezzi di soccorso per salire e scendere dal Vesuvio. Restano, come spesso accade in questi casi, le inevitabili polemiche. Perché, sebbene le previsioni meteo segnalassero neve anche a quote basse è stato dato il via libera all’escursione?
La Protezione civile regionale sottolinea di aver regolarmente diffuso, in anticipo, il bollettino meteo con l’allerta neve anche a quote inferiori ai mille metri. Luigi Maisto (responsabile del Presidio permanente delle guide vulcaniche vesuviane) tiene a sottolineare: «Non siamo certo noi i responsabili di quanto accaduto, i colleghi sul posto hanno chiuso l’accesso al Gran Cono appena è arrivato il maltempo e ovviamente hanno provveduto ad assistere i turisti. Purtroppo — aggiunge — il problema ha riguardato i mezzi, auto e pullman, bloccati dalla neve, il vero problema riguarda quanti salgono in auto senza catene e attrezzature per la neve».
Anche Mario Riccardi dell’associazione «Gaia» sottolinea «i problemi di manutenzione di una zona delicata come un vulcano che dovrebbe essere chiusa per motivi di sicurezza. «In caso di maltempo — spiega — i fulmini sono attratti da terreni vulcanici che fanno da magnete. In questa stagione occorre particolare prudenza quando si sale sul Vesuvio. In caso di condizioni meteo avverse siamo i primi ad annullare le escursioni e a sconsigliare chi volesse farne».