Lipsia, la forza di un club dalla storia recente e osteggiato in Germania

«Sarà una grande sfida e il Napoli non ci regalerà la gara, meno male che non c’è Mertens». Così Ralph Hasenhüttl, tecnico del Lipsia. Gi fa eco lPoulsen: «Il San Paolo non ci fa paura, anzi può dare grandi motivazioni». Al primo anno in Europa, il Lipsia si presenta spavaldo a Napoli. Eppure in patria, nonostante i risultati non è un club amato: è osteggiato dalla tifoserie tedesche e forse invidiato. L’RB Lipsia, squadra che è stata fondata solo nel 2009 grazie alla multinazionale austriaca Red Bull è alla seconda stagione in Bundesliga, dopo aver rilevato il titolo di una squadra pari alla nostra Eccellenza. Tante le proteste dei tifosi avversari per una società che è ritenuta senza riferimenti storici e senza identità. I tifosi del Colonia, per esempio, hanno ritardato l’accesso allo stadio del pullman del Lipsia sedendosi per strada. I sostenitori della Dynamo Dresda hanno lanciato in campo una testa di toro (simbolo della Red Bull) mozzata. Ha fatto arrabbiare anche l’escamotage con cui è stata fondata la società. La denominazione di una multinazionale è di solito vietata in Germania. Ma Rb, per i dirigenti del Lipsia, significa Rasenballsport, ovvero «sport da palla su prato». Una presa in giro che non è andata giù ai sostenitori delle altre squadre.