Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il pasticcio dell’albo dei manager Costantini senza requisiti minimi
Il direttore generale dell’Asl Napoli 3: se non sono idonea io chi lo è? Bianchi, numero uno del Pascale, prepara il ricorso contro l’esclusione
Per i direttori generali esclusi a sorpresa dall’albo nazionale stilato dal ministero della Salute l’attesa è finita, dalle 12.00 di ieri il sistema informatico ha consentito a tutti i candidati di accedere alle proprie valutazioni.
Il fatto è che il caso, che ha sollevato negli ultimi giorni un gran polverone, è tutt’altro che chiuso. E naturalmente i nomi sui quali si concentra tutta l’attenzione sono quelli di Attilio Bianchi del Pascale e Antonietta Costantini della Asl Napoli 3 Sud. E’ in particolare la valutazione che la super commissione ministeriale ha fatto della dottoressa Costantini a fare notizia. Il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud non ha raggiunto il punteggio minimo per accedere all’albo. A confermarlo è la diretta interessata, che ovviamente annuncia ricorso. «La valutazione – spiega - non è completa, la commissione ha del tutto ignorati alcuni aspetti della mia domanda. Ho fatto il direttore generale per 15 anni, se non sono idonea io non vedo chi possa esserlo». Ad onor del vero è opinione comune tra gli addetti ai lavori che il bando di selezione sia «squilibrato», valorizzando soprattutto medici e professori universitari che hanno pubblicazioni al proprio attivo. Molto diversa è la posizione di Attilio Bianchi, che all’esito della verifica on line ha scoperto che la documentazione presentata risulta incompleta. Non meraviglia che il manager si sia limitato a far sapere che «in piattaforma la valutazione della sua domanda è sospesa in attesa di ulteriore documentazione». Impossibile dire con certezza quale documentazione il direttore generale del Pascale abbia trascurato di allegare, ma il dubbio è che possa trattarsi di certificati che avrebbero dovuto sostituire il corso di formazione per direttori generali, presupposto indispensabile. Bianchi, per sua stessa ammissione quel corso di formazione non lo ha mai fatto. Possibile che un manager dell’esperienza di Attilio Bianchi sia caduto su un dettaglio tecnico tanto banale? Difficile crederlo. E del resto il problema dei master, anche molto prestigiosi, che avrebbero dovuto sostituire il corso di formazione, ha tirato brutti scherzi a molti candidati in diverse regioni. Si deve comunque ribadire che Bianchi al momento non è stato «bocciato», la sua domanda non è stata valutata.
Unica certezza che accomuna i due direttori generali è il tempo a disposizione per presentare ricorso. I manager potranno far valere le proprie ragioni entro 60 giorni, o meglio, entro questi due mesi potranno chiedere che la loro posizione sia rivista alla luce di nuovi elementi. Sia per Bianchi che per Costantini si apre dunque un nuovo termine, che potrà fare la differenza in vista di futuri incarichi. Nessuna contestazione, infine, per Franklin Picker (direttore generale della Asl di Benevento) che non compare nella lista degli idonei per ragioni di età, avendo superato la soglia dei 65 anni prevista nel bando.