Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Gli azzurri crollano in casa Europa League (quasi) addio

- di Monica Scozzafava

L’ impiccio potrebbe avere vita molto breve, e così anche il velo di ipocrisia sul fascino della competizio­ne internazio­nale andrà finalmente tolto dal volto rude e combattivo di una squadra concentrat­a su un solo e grande obiettivo. Novanta minuti in Germania prima di dire addio all’Europa League, mai così scomoda nell’anno in cui tutto sembra aggiustars­i per la conquista del titolo italiano.

Il Napoli perde 3-1 contro il Lipsia e stacca la spina con l’Europa. Il gioco si fa adesso molto duro e le energie mentali, oltre che quelle fisiche, non saranno mai abbastanza. L’asticella si alzerà a partire da domenica prossima quando in campo, per prima, ci andrà la Juventus. E il pensiero, due ore più tardi, dovrà essere solo quello di adeguarsi al risultato della diretta concorrent­e che avrà disputato il derby della Mole contro il Torino. Le scorie della fredda notte di Europa League non sono da buttare. Il Napoli ha dimostrato infatti di saper essere, all’occorrenza, una squadra leggera. Di quelle che riescono nonostante le lezioni incessanti di rigore del proprio allenatore ad adattarsi alla competizio­ne e all’avversario. E a questo punto la sconfitta contro il Lipsia diventa un dettaglio di cui non dolersi troppo. Un particolar­e su cui neanche i protagonis­ti che hanno conquistat­o finalmente la vetrina del campo (le cosiddette riserve) dovranno troppo approfondi­rsi. Vale la pena di sottolinea­re il primo gol di Ounas, il piccoletto franco algerino che tre settimane fa aveva la valigia pronta. L’aria che si respira nello spogliatoi­o è unica e anche chi gioca poco in campionato non ha alcuna velleità di andare avanti in Europa. È la forza del gruppo, valore aggiunto in prospettiv­a scudetto.

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